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Se Valentina e Topolino posano per gli artisti

Il pianeta dei fumetti visto da cinquanta acquarellisti Aldo Carrier: «Viaggio tra fantasia e diversità di stili»

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Domanda: può un fumetto divenire «musa» ispiratrice? La risposta è sì. Lo dimostra in maniera divertente e colorata la mostra in corso al Wow Museo del Fumetto, titolata «Fumetti ad acquerello» (fino all'11 febbraio). Si possono ammirare i lavori di una cinquantina di acquarellisti che, partendo dalle immagini delle più diverse strisce, ha realizzato le loro personali creazioni. Già, proprio così.

Dietro a questa singolare iniziativa c'è qualcuno che il mondo dei fumetti lo conosce assai bene, e anche di più: si tratta dell'art director e giornalista Aldo Carrier Ragazzi, curatore della esposizione, il quale dopo una vita nell'editoria dei giornali è approdato nel mondo di Walt Disney, rimanendoci per un'altra vita. Per realizzare questo suo sogno dei giorni nostri, ha coinvolto l'Associazione italiana acquarellisti (Aia) e il museo di viale Campania. Risultato: «Le opere che partecipano alla mostra al Wow denotano fantasia e una grande varietà di stili - sostiene il curatore, anche nell'introduzione del catalogo - Il critico cinematografico Claude Beylie ha descritto il fumetto come la nona arte che ricopre a ragione uno spazio rilevante nella letteratura, diventando parte essenziale della cultura popolare e mezzo di comunicazione di massa. Grandi artisti hanno illustrato con questa tecnica opere di notevole valore letterario. Significativo l'incontro tra il maestro del disegno Milo Manara con il virtuoso della parola Umberto Eco che hanno creato la trasposizione a fumetti del celebre Il nome della rosa». Poi c'è il punto di vista dei protagonisti, gli acquarellisti che hanno accettato questa sfida: far dialogare l'acquerello con il mondo del fumetto, appunto. «C'è chi ha rappresentato i personaggi più tradizionali, a partire da Topolino, i Supereroi, i personaggi del Corriere dei Piccoli, ma ne sono stati dipinti anche tanti altri fino ai più recenti - racconta Franca Coppadoro, presidente dell'Aia - E, cosa interessante, c'è chi addirittura ha voluto creare delle scenette inventandosi i personaggi e facendoli dialogare con le caratteristiche nuvolette. Insomma, un po' di tutto». Ma non è finita qui, sono in programma anche degli incontri.

Sabato 3 febbraio (dalle ore 16,30), sempre presso il Wow lo scrittore e sceneggiatore Alessandro Ferrari spiegherà al pubblico «Che cosa è il fumetto» con la proiezione di immagini esplicative dei vari momenti che portano alla realizzazione delle tavole. Blasco Pisapia, disegnatore, autore di fumetti e architetto, illustrerà il proprio lavoro nel mondo Disney.

Gianfranco Florio, artista fumettista, accompagnato dal creativo Aldo Carrier Ragazzi interverranno con una divertente rappresentazione de «L'Odissea del Fumetto nel periglioso Mar Acquerello».

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