Serialità

Un horror onirico in cui è facile perdersi: dopo Dark su Netflix arriva 1899

Dai creatori di Dark su Netflix arriva 1899 una serie mystery che unisce il thriller psicologicio all'horror più puro. Gli 8 episodi sono in streaming

Un horror onirico in cui è facile perdersi: dopo Dark arriva su Netflix 1899

Sul web non si parla d’altro. Sono passate pochi giorni dal debutto su Netflix di 1899 e, la serie nata delle menti di Dark, è già balzata ai primi posti della classifica di gradimento da parte del pubblico. Non un gradimento estemporaneo e spinto solo dalla curiosità momentanea. La serie è – per davvero – un piccolo grande gioiello della tv di oggi, che conferma la bravura da parte degli sceneggiatori di saper costruire un brillante arco narrativo, capace di coinvolgere lo spettatore in un viaggio in una realtà dove tutto è possibile. Di sicuro è una serie che esce fuori da tutti i canoni. È un horror, ma allo stesso tempo è un thriller psicologico in cui ci si perde in un racconto diviso tra follia e immaginazione. È un dramma in costume ma trae spunto da tutte le leggende oscure che popolano i sette mari.

Sono 8 in tutto gli episodi di 1899 da un’ora ciascuno, costruiti proprio per un accattivante binge watching. È una serie di ottima fattura, piena di spunti di riflessione sui problemi che attanagliano la società di ieri (e di oggi). E, soprattutto, non è una serie americana, ma bensì è prodotta in Germania, confermando che anche gli europei sono in grado di realizzare prodotti di alto profilo che non hanno nulla da invidiare alla serialità a stelle e strisce. Il fenomeno di 1899 è insito proprio in questo dettaglio. È una serie che guarda e ammicca al pubblico onnivoro di serie tv ma, allo stesso tempo, assottiglia la linea che intercorre tra cinema e piccolo schermo.

Un relitto disperso nell’Oceano

La nave Kerberus solca i mari dell’Oceano Atlantico portando con sé dei viaggiatori carichi di speranze verso il nuovo mondo. Il vascello, infatti, dall’Europa parte alla volta dell’America e di New York. Tra i passeggeri, sia ricchi che poveri, serpeggia però un algido timore. La Prometheus, nave della stessa compagnia, è scomparsa dai radar ben 4 mesi fa, facendo perdere le sue tracce. Fino a quando il capitano della Kerberus non capta un segnale di soccorso dalla nave "cugina". Con il parere contrario di tutti gli ospiti, il primo comandate di bordo decide di rispondere alla richiesta e cercare di capire cosa sia accaduto alla Prometheus e al suo equipaggio. Sale sulla nave con un prete, un medico donna e pochi cadetti, ma ciò che trovano a bordo è qualcosa di agghiacciante. Per tutti inizi un vero e proprio incubo da cui, forse, nessuno riuscirà a uscirne.

Un vero e proprio trip mentale

Ci troviamo alla fine del 1800, in un mondo in bilico tra passato e futuro. Con il progresso che scalpita per entrare nella nostra quotidianità e con il mito della Belle Epoque che sta prendendo forma in Francia (e nel resto dell’Europa), si condensano già le problematiche civili e sociali che, inevitabilmente, hanno portato al primo conflitto mondiale. Con un assetto di questa portata, 1899 delinea una storia fatta di suggestioni, di paure, di deliri onirici e desideri di un domani migliore. Quella traversata verso una terra promessa che, in realtà, non è poi che sia così “promessa”, si trasforma in qualcosa di più. È un viaggio, questo lo si deve ammettere, ma nei meandri più oscuri dell’animo umano, dove si covano dubbi, incertezze e sogni reconditi. E come un viaggio, imbocca strada a senso unico, svolte impreviste, dove nessuno è al sicuro. Però, non è affatto facile stare al passo con la vicenda, che si complica sempre di più, inserendo nella storia dettagli su dettagli, tanto da mettere su un puzzle infinito e complesso, dove è lo spettatore che deve stare a galla e cercare di unire i pezzi.

Tanti personaggi in cerca di se stessi

Oltre a una cornice in continuo movimento, ciò che ha reso 1899 una serie degna di nota è il fatto di aver sfruttato al meglio tutti i suoi personaggi. Dal medico donna che è in cerca del fratello scomparso, dal capitano di bordo che cerca solo il proprio compiacimento, a una dama austera e poco incline al dialogo e due fratelli che sfuggono dal loro stesso passato: sono solo alcune delle storie che prendono forma nella serie tv. Ognuna si prende suoi spazi senza lasciare nulla al caso, e inevitabilmente si intrecciano alle vicende del relitto scomparso, diventando poi un unicum narrativo. Per il pubblico, perdersi tra le maglie del racconto è molto facile, ma dopo un momento di smarrimento, tutto comincia ad avere senso e i pezzi del puzzle (che abbiamo già citato) piano piano cominciano a combaciare.

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Perché vedere la serie tv?

Non è per tutti stare al passo di 1899 e, forse, proprio per questo motivo il successo della serie non durerà a lungo. 1899 ha una storia complessa che intreccia a sé molte sotto-trame e tanti personaggi. Ma convince perché è una serie unica nel suo genere che non può essere paragonata a nessuno dei tanti show presenti in tv. Piace a un pubblico più selettivo che non vuole solo un prodotto di "consumo" ma qualcosa che possa stimolare la sua visione, tanto da viaggiare insieme ai protagonisti della serie. È da vedere perché è una delle novità più belle e intriganti che sono apparse in tv nel corso del 2022.

Prima di 1899 c’era Dark

Baran do Odar e Jantje Friese sono al loro secondo progetto televisivo. Come duo di sceneggiatori hanno "esordito" con un’altra serie mystery che, dal 2017 fino al 2020, è stata una tra le più viste e chiacchierate sui social. Dark è partito dalle indagini a seguito della sparizione di due bambini per pennellare poi una storia che viaggiava tra passato, presente e futuro. Riassumerla è praticamente impossibile, ma basta sapere che lo show ha lasciato un segno nella tv di oggi, tanto è vero che in molti hanno cercato di ripetere la sua formula ma in pochi sono riusciti nell’impresa. 1889 è simile a Dark ma, almeno dalle prime battute, ha una vicenda più coesa e più aderente.

Il fenomeno delle serie "teutoniche"

Netflix è stata una vera e propria finestra sul mondo della serialità. Non solo quella americana ma oggi permette a un vasto pubblico di poter ammirare anche serie tv ben diverse dal solito. Quelle prodotte in Germania, ad esempio, sono al momento le più richieste dopo quelle spagnole e coreane. Sono prodotti molti simili a un film d’autore, cupi e carichi di fascino.

Non appetibili a tutti, trovano successo perché esulano dagli schemi dei drammi buonisti che transitano sui nostri schermi.

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