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Sicilia, maxi truffa a danno dell''Inps: finta assunzione per 412 braccianti

Ideatore del colpo C.F. di anni 77, di Sinagra, titolare di un’azienda agricola di S. Angelo di Brolo che non aveva mai instaurato i rapporti di lavoro

Sicilia, maxi truffa a danno dell''Inps:  
finta assunzione per 412 braccianti

Palermo - Maxi truffa in Sicilia ai danni dell'Inps per 4 milioni di euro. Colpevoli ben 413 persone, denunciate dalla guardia di Finanza di Messina a conclusione di una lunga indagine. Ideatore del colpo C.F. di anni 77, di Sinagra, titolare di un’azienda agricola di S. Angelo di Brolo: aveva assunto 412 falsi braccianti agricoli dichiarando rapporti di lavoro in realtà mai, o solo in parte, instaurati. Secondo le fiamme gialle prima sarebbe stata costituita una ditta individuale senza avere struttura organizzativa e capacità economica tale da giustificare l’assunzione di un numero così elevato di lavoratori agricoli e poi sarebbe stata presentata una denuncia aziendale nella quale venivano indicati dati non veritieri come una disponibilità di terreni superiore a quella effettiva.

Dichiarazioni fasulle Dal 2004 al 2008, nei terreni di S. Angelo di Brolo, Sinagra e Roccella Valdemone, la ditta di C.F., avrebbe documentato un fabbisogno di lavoro in misura sproporzionatamente superiore rispetto a quello effettivamente necessario, quantificato in quasi 120mila giornate lavorative fittizie. L’azienda agricola, facendo risultare avviati al lavoro i braccianti agricoli, e presentando all’Inps le dichiarazioni di manodopera agricola trimestrale secondo la guardia di finanza  "ha indotto in errore gli enti previdenziali e assistenziali circa l’entità globale e l’attribuzione individuale delle giornate lavorative che sarebbero state impiegate, procurando ai lavoratori un ingiusto profitto pari alle somme di denaro dovute dall’Inps a titolo di indennità (disoccupazione, assegni familiari, contribuzioni pensionistiche e prestazioni per malattie e maternità), con correlato danno economico per l’Inps di oltre 2milioni e 630mila euro".

Oltre mille falsi rapporti di lavoro Alla Guardia di finanza risultano così certificati 1306 falsi rapporti di lavoro, con la conseguente erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali, a fronte delle quali l’azienda agricola non ha mai corrisposto somme per i contributi dovuti in relazione alle dichiarazioni di manodopera prodotte, risultando così debitoria nei confronti dell’Inps per un importo di quasi 1milion e 70mila euro.

L’imprenditore è stato segnalato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo per i profili costituenti danno erariale.

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