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Siria, risoluzione dell'Onu Cina e Russia votano no Gli Usa: "Siamo disgustati"

Bocciata la risoluzione della Lega Araba che denunciava le violenze di Assad. Terzi: "Una pessima notizia". Bombardamento nella notte nella città di Homs, 160 km a Nord di Damasco: 337 morti. Ma la tv di Stato nega tutto

Siria, risoluzione dell'Onu Cina e Russia votano no Gli Usa: "Siamo disgustati"

Il verdetto è arrivato ed è una decisione che farà molto discutere. Russia e Cina hanno posto il veto alla risoluzione Onu proposta dalla Lega Araba che condanna la sanguinosa repressione del regime di Bashar al Assad in Siria. Un doppio no che "sminuisce il ruolo delle Nazioni Unite", come sostiene il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che definisce l’esito del voto "una grande delusione per il popolo siriano e per tutti i difensori della democrazia e dei diritti umani".

Le critiche, particolarmente dure, sono arrivate a stretto giro di posta. Per l'ambasciatore francese al Palazzo di vetro Gerard Araud: "È un giorno triste per la Siria e la democrazia". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il nostro ministro degli Esteri Giulio Terzi che ha definito la bocciatura una "pessima notizia". Più drastico il giudizio della Casa Bianca che, tramite l'ambasciatrice Susan Rice, ha espresso disgusto per la decisione di Cina e Russia.

Il regime di Assad nega tutto ma alcuni giornalisti presenti sul posto testimoniano che l’esercito siriano ha ripreso l’attacco ad alcuni quartieri di Homs, mentre i superstiti del bombardamento notturno tentano di rimuovere i corpi dalle strade e soccorrere i feriti. Il bilancio degli scontri parla di 337 morti e 1.300 feriti. Il drammatico racconto è fatto dall’inviato della tv al Arabiya che da giorni si trova nella città di Homs, 160 km a Nord di Damasco.

Le immagini

In uno dei video trasmessi in tv, tra i mille diffusi dai residenti e pubblicati su Youtube, si vedono cadaveri adagiati a terra e immersi in pozze di sangue o su letti di quel che sembra essere una clinica o un ospedale. In un altro filmato, girato all’esterno e durante la notte, un uomo grida "stanno bombardando! stanno bombardando!" mentre si odono boati di esplosioni. Un terzo video, girato sempre di notte, mostra un edificio in fiamme e l’incendio illumina l’area circostante. Ovviamente non ci sono prove che certifichino che i filmati risalgono agli ultimi scontri. Ma molteplici testimonianze confermano che nella notte, a Homs, c'è stata una vera e propria battaglia.

La tv di Stato nega

Secondo quanto riferisce la tv di Stato siriana le notizie le notizie dei bombardamenti e delle centinaia di vittime fanno parte di "una campagna isterica di incitamento da parte dei gruppi armati" contro la Siria, pensata per essere sfruttata al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. I cadaveri mostrati nei filmati amatoriali pubblicati on-line, sostiene l'emittente, sarebbero di persone rapite da "gruppi terroristici armati".

Gli attivisti: è il peggior attacco

"Questo è il peggior attacco dall'inizio delle rivolte a marzo", denuncia l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Non è chiaro cosa abbia causato l'assalto, ma secondo alcune testimonianze i disertori dell'esercito avrebbero istituito posti di blocco nella zona per cercare di consolidare il controllo. Voci non confermate riferiscono che alcuni uomini armati, forse disertori, hanno attaccato un posto di blocco militare a Khaldiyeh, catturando 17 soldati e causando intensi scontri con i militari.

Ospedale distrutto

Il corrispondente di al-Arabiya racconta che è stato distrutto anche l’ospedale di Homs. I residenti hanno riferito che verso le 20 di ieri sera le forze di sicurezza siriane hanno iniziato a colpire i dintorni di Khalidiya usando artiglieria e colpi di mortaio. "Eravamo dentro casa nostra quando abbiamo iniziato a sentire i cannoneggiamenti. Abbiamo sentito i bombardamenti sulle nostre teste", ha riferito ad al-Arabiya Waleed, un residente a Khalidiya.

Attacco al confine libanese

L’esercito siriano ha sferrato un attacco all’area di Zabadani, vicino al confine con il Libano, in una nuova operazione contro i ribelli. L’esercito "sta bombardando pesantemente l’area e ha iniziato ad attaccare alcune aree alla periferia di Zabadani", denunciano attivisti dell’opposizione basati vicino al confine. Anche in questo caso il regime nega.

Obama: Assad lasci il potere

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama condanna Damasco per il "terribile attacco contro la gente di Homs. Assad deve fermare la propria campagna contro la sua gente". Assad - aggiunge Obama in una nota - mostra "disprezzo per la vita umana e la dignità". Assad deve "lasciare subito e consentire una transizione democratica".

- Guarda il video di al Jazeera

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