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Lol, Pov e Imu: cosa c'è dietro le 10 abbreviazioni più usate sul web

Come fosse una nuova lingua, la generazione Z usa abbreviazioni inglesi per esprimere concetti e pensieri. Veri misteri per chi, come i boomer, ha qualche anno in più. Ecco le 10 più cercate su internet e il loro significato

Lol, Pov e Imu: cosa c'è dietro le 10 abbreviazioni più usate sul web

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Lol, Pov e Imu: cosa c'è dietro le 10 abbreviazioni più usate sul web

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Per chi ha più di 20 anni, parole come Lol, Asap, Fyi, Nsg o Imu lette sui messaggi social, possono sembrare dei veri e propri misteri o nel migliore dei casi, errori di battitura. Al contrario per la Generazione Z -quella delle persone nate tra i medio-tardi anni novanta del XX secolo e i primi anni duemiladieci, i cui membri sono generalmente figli della Generazione X e degli ultimi baby boomer - rappresentano una modalità di scrittura veloce e molto comprensibile.

Le "abbreviazioni" misteriose

Questa modalità, usata principalmente per i messaggi social, viene chiamata Lo slang di Internet, ovvero il modo, diventato ormai abitudine, di comunicare con gli altri utenti e allo stesso modo "comprendere" quello che gli altri, sempre appartenenti alla stessa generazione, scrivono. Gli albori di queste abbreviazione si devono ai millenial -la generazione dei nati tra l'inizio degli anni ottanta e la metà degli anni novanta o primi anni duemila - che hanno iniziato a scivere accorciando le parole nelle conversazioni online. Andando avanti, a queste primordiali forme se ne sono poi aggiunte molte altre che hanno formato una vera e propria "nuova lingua".

Perché questa scelta

La nascita di Twitter, ora diventato X, che fino al 2017 imponeva un numero massimo di 140 caratteri, ha in qualche modo obbligato la nascita di queste abbreviazioni per permettere a chiunque di esprimere un pensiero completo usando poche parole. Ora i caratteri sono raddoppiati arrivando a 280, ma questa modalità di scrittura social, ha continuato ad esistere e a venire usata anche in altre piattaforme di messaggistica come WhatsApp, Skype, Telegram e Messenger.

Sicuramente una modalità utile che va di pari passo al ritmo frenetico della nostra vita e ad un desiderio di esprimere un pensiero o un'opinione velocemente, ma difficile da comprendere per i boomer, le persone nate tra il 1946 e il 1964, durante il periodo dell'esplosione demografica. Uno studio realizzato da Preply, ha raccolto le 10 abbreviazioni testuali più difficili da comprendere per gli italiani più agé, controllando quelle più ricercate su Google.

Le abbreviazioni meno comprese dai "Boomer"

• Al primo posto con ben 384.000 richerche annuali su Google, l'abbreviazione più ricercata è LOL il cui significato è "Laughing ou loud", ovvero "Ridere ad alta voce". Si utilizza per mostrare il proprio stato d'animo, magari dopo aver letto una notizia o un commento divertente. Nel tempo poi si è cominciato ad utilizzare LOL anche al posto di una semplice risata.

• Al secondo posto compare POV ricercato su Google 229.000 volte in un anno. Il suo significato è: "Point of View" ovvero "Punto di vista". Viene usato soprattutto nei video per indicare una ripresa che mostra la scena da uno specifico punto di vista. Molto utilizzato anche nei meme (immagini divertenti e ironiche) che invitano chi guarda ad immedesimarsi in un determinato punto di vista.

• Al terzo posto c'è IMU. Nulla a che vedere con la tassa: significa "I miss you" ovvero "Mi manchi" ed è stata ricercata 26.000 volte in un anno su Google. Il significato, e anche la modalità di usarlo all'interno di un discorso, è chiaro e riguarda sia i legami affettivi, che per quelli di amicizia.

• L'abbreviazione TIA è al quarto posto con 17.040 ricerche annue su Google. Significa "Thanks in advance", ovvero: "Grazie in anticipo" e si usa come ringraziamento quando si chiede qualcosa a qualcuno.

IDK è l'abbreviazione più cercata da 9120 utenti su Google ogni anno, e si attesta al quinto posto. Significa "I don't know" che tradotto in italiano è: "Non lo so". Solitamente è utilizzato per rispondere ad una domanda diretta.

• Al sesto posto, ricercata da 5880 persone l'anno, BAE: "Before anyone else" che significa "Prima di tutti gli altri", una sorta di complimento rivolto alla persona amata, che può essere tradotto con “tesoro”.

• Al settimo posto DM, che è diventato molto utilizzato soprattutto su Instagram per indicare i "messaggi da scrivere in privato". Il significato in inglese è "Direct message" appunto "Messaggio diretto" ricercato da 5760 persone ogni anno.

• All'ottavo posto ILY, romanticissimo termine, abbreviazione di "I Love you", ovvero "Ti amo", ricercato da 5040 persone all'anno. Il suo utilizzo è estremamente diffuso e va dall'amicizia all'amore.

• Al pernultimo posto, il nono, TIME, che non indica il tempo, ma è l'abbreviazione di "Tears in my eyes", "Ho le lacrime", ricercato da 1680 persone l'anno su Google. Viene usato per indicare un'azione o qualcosa di molto divertente a cui si assiste.

• Al decimo posto si attestano con 1200 ricerche l'anno ognuna, due abbreviazioni. La prima DAE "Does anyone else?" ovvero "Qualcun altro?" usato per indicare in maniera ironica una sovrabbondanza di persone.

La seconda DIY ovvero: "Do it yourself", "Fai da te", che viene utilizzato per esprimere un'attività da svolgere personalmente senza l'aiuto di nessuno.

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