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Sparatoria a Ladispoli: uccisi due avvocati E' caccia a un cliente

Un uomo è entrato nello studio legale e ha aperto il fuoco. Le vittime: l'avvocato Francesco Terraciano, 73 anni, e un altro legale. Il figlio di Terraciano, 30 anni, è ferito gravemente. Il killer sarebbe un piccolo imprenditore di origini calabresi

Sparatoria a Ladispoli: 
uccisi due avvocati 
E' caccia a un cliente

Ladispoli (Roma) - Due persone morte e un ferito grave dopo una sparatoria. L'episodio di sangue è avvenuto in uno studio legale. A esplodere i colpi di pistola sarebbe stato un cliente di uno degli avvocati morti, il titolare dello studio. Erano le cinque del pomeriggio. L'uomo è entrato di soppiatto e ha aperto il fuoco lasciando dietro di sé una scia di sangue. Ancora da accertare le cause del gesto, ma sarebbero legate a una pratica di lavoro. Gli inquirenti sono sulle tracce dell'assassino.

Un piccolo imprenditore L’assassino "è di Ladispoli, ha circa 40 anni ed è scappato a piedi in pieno centro". È quanto racconta il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta. Spiega che all’origine dell’omicidio ci sarebbe una "pratica di lavoro". Secondo quanto si apprende l'assassino sarebbe un piccolo imprenditore di origini calabresi e in difficoltà economiche. 

Le vittime Una delle vittime è l’avvocato Francesco Terracciano, 73 anni, titolare di uno studio legale in viale Italia 114. Morto anche un altro avvocato romano che si trovava nello studio per questioni di lavoro. Gravemente ferito da tre pallottole al torace il figlio di Terracciano, Marco, 33 presidente dell'azienda municipalizzata "Trasporti Cerite".

Delegato del sindaco Marco Terracciano è delegato del sindaco ai rapporti con il consorzio Cerreto, un quartiere della cittadina, retta da una giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Crescenzio Paliotta. E' stato trasferito in eliambulanza nell’ospedale San Camillo a Roma. Il giovane, in gravi condizioni, avrebbe perso molto sangue. E' stato portato prima al poliambulatorio di Ladispoli, quindi in elicottero al San Camillo di Roma. La prognosi è critica, ma potrebbe salvarsi. 

I rapporti con il Comune Appresa la notizia, i sindaci di Ladispoli e Cerveteri, Crescenzio Paliotta e Gino Ciogli (ex sindaco di Ladispoli) hanno lasciato un dibattito in corso a Civitavecchia nell’aula consiliare del comune per recarsi sul posto.

L’avvocato Marco Terracciano aveva avuto un ruolo nell’amministrazione di Ladispoli, relativo alla chiusura di un consorzio urbanistico. 

 

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