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"Cena tra amici", il cinema francese si conferma al top

In arrivo nei cinema "Cena tra amici", ennesima commedia francese campione di incassi in patria, a conferma del momento d’oro del cinema d’oltralpe.

"Cena tra amici", il cinema francese si conferma al top

Vincent, un agente immobiliare di successo, si reca dalla sorella Elizabeth e dal cognato Pierre, entrambi docenti, per una cena tra amici cui è stato invitato anche Claude, un musicista d’orchestra loro amico d’infanzia. Anne, moglie incinta di Vincent, arriverà in ritardo; nel frattempo si scatena tra i presenti una discussione inerente il nome prescelto per il nascituro. Sarà la miccia da cui divamperanno tensioni fino a quel momento nascoste e che non risparmieranno nessuno dei presenti.

Ancora cinema francese di qualità in quest’opera prima di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, già autori della pièce teatrale da tutto esaurito da cui è tratto il film e di cui i due mantengono l’impianto e addirittura la quasi totalità degli interpreti.

La pellicola si svolge principalmente nel salotto di un elegante appartamento parigino di una coppia intellettuale e un po’ snob. Lui, Pierre (Charles Berling), è un colto e altezzoso professore di francese alla Sorbona; lei, Elisabeth (Valérie Benguigui), la moglie un po’ trascurata che si divide tra l’insegnamento in una scuola pubblica ed il ruolo di casalinga frustrata con velleità per la cucina esotica. Considerato che i padroni di casa sembrano incarnare tutti quanti gli stereotipi della gauche francese, fa loro da contraltare Vincent (Patrick Bruel), uomo in carriera, perfetto nel ruolo del guascone del gruppo, volutamente spaccone e sconveniente e che ha per passatempo preferito quello di provocare gli amici. Si tratta di una raffinata satira sulla borghesia, in questo caso parigina. Viene in mente il recente “Carnage” di Polanski, ma stavolta i conviviali sono parenti e compagni d’infanzia e il confronto avviene solo sul piano verbale e mai su quello fisico. La sceneggiatura ha tempi comici perfetti; le battute sono taglienti e hanno un ritmo serrato; il palleggio tra i personaggi appare brillante e credibile. Peccato solo che il doppiaggio cancelli molta della musicalità dei dialoghi.

“Cena tra amici” è un ricercato esercizio di stile, tipicamente francese, proprio come la volontà di essere destinato ad un pubblico dal palato fine, amante dell’ironia sagace e raffinata.

Se l’allure con l’erre moscia è tra le vostre predilezioni, apprezzerete senz’altro la verbosa girandola di equivoci, battibecchi, rimproveri e rivelazioni inaspettate che costituiscono, senza sosta, i centonove minuti del film.

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