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"Non c'è alcuna speranza per Andrea"

La regina Elisabetta starebbe pensando di revocare il titolo al principe Andrea qualora questi perdesse la causa contro Virginia Giuffre

"Non c'è alcuna speranza per Andrea": nuovi guai per la Regina

Le cose si mettono molto male per il principe Andrea. La condanna di Ghislaine Maxwell, che rischia una pena di oltre 60 anni di carcere, ha destabilizzato la già precaria posizione del terzogenito della regina Elisabetta. Sembra che a corte si stia discutendo di una possibile revoca del ducato di York e di una sorta di “esilio interno”, come lo definisce il Daily Mail, che costringerebbe il principe a ritirarsi per sempre tra le mura del Royal Lodge.

L’ultima umiliazione

La regina Elisabetta è preoccupata per il figlio prediletto. Quand’anche riuscisse a provare la sua innocenza, ormai è un impresentabile, una “minaccia” alla Corona, come avrebbero detto in privato il principe Carlo e il principe William. Per questo la royal family starebbe discutendo sulle sue sorti, come ci informa il Sunday Times. L’ipotesi sul tavolo in questo momento prevedrebbe addirittura la revoca del titolo al duca di York, la recisione di tutti i legami con le charity e la rinuncia ai gradi militari (Andrea è colonnello di ben 9 reggimenti). Il principe si è già ritirato a vita privata nel 2019, dopo lo scandalo Epstein e la terrificante intervista concessa alla Bbc nel novembre dello stesso anno, ma queste nuove misure studiate per relegarlo nell’ombra del Palazzo ne causerebbero una sorta di “morte sociale e royal”.

D’altra parte le accuse di violenza sessuale a una minorenne sono agghiaccianti. Il prossimo 4 gennaio il giudice del tribunale di New York deciderà se aprire la causa contro il principe Andrea, ma con queste premesse il suo destino nella Firm pare già segnato. Un insider ha inquadrato bene la situazione, spiegando al Daily Mail: “Se [il principe Andrea] perdesse la causa, la domanda sarebbe: cosa fare di lui? Non lo si può costringere a rassegnare le dimissioni, ma gli verrebbe chiesto di rinunciare al ducato”. Un portavoce di Buckingham Palace, però, ha ribattuto in proposito: “Sono speculazioni e i commenti sono senza fondamento. Non facciamo riferimenti a una questione legale in corso”.

A quanto pare il duca starebbe già subendo delle pressioni affinché rinunci alle cariche militari. Il suo legame con l’imprenditore Epstein e Ghislaine Maxwell è giudicato incompatibile con la vita nell’esercito. Il People sostiene che i comandanti al servizio di Sua Maestà sperano che Andrea si renda conto da solo di tutto ciò e non debba intervenire la Regina in persona. Quest’ultima, riporta il Sunday Times, si troverebbe in una situazione difficile. Seppur delusa dal figlio, non sarebbe del tutto convinta per quel che concerne la revoca del titolo nobiliare. "[Il titolo di duca di York] era detenuto da suo padre, Giorgio VI, prima che diventasse re e lei lo ha conferito al suo figlio prediletto. Ma [Andrea] lo ha disonorato”, dicono gli esperti. Per la sovrana il ducato di York ha anche un valore sentimentale e questo rende più doloroso intervenire.

Una difesa che fa acqua da tutte le parti

Il principe Andrea sta giocando tutte le sue carte per opporsi a Virginia Roberts Giuffre, la donna che lo ha accusato di averla violentata quando aveva 17 anni. Eppure potrebbe non bastare. Andrew Brettler, l’avvocato del duca, è riuscito a puntare i riflettori sull’accordo del 2009 con cui la Giuffre si impegnò a non tirare mai in ballo in un’aula di tribunale il nome di Epstein e dei suoi complici. Tuttavia non ha avuto la stessa fortuna con la richiesta di archiviazione del procedimento a carico del principe: Brettler sostiene che la Giuffre risiedesse in Australia al momento della denuncia e, per questo, il tribunale di New York non avrebbe alcuna giurisdizione sul caso. Una linea difensiva rifiutata dal giudice.

Così sono state ripescate delle dichiarazioni fatte dal duca di York alla Bbc nel 2019, in risposta alla tesi di Virginia Giuffre secondo la quale il principe l’avrebbe invitata al Tramp nightclub nel 2001 per bere un drink e ballare. Il figlio prediletto di Sua Maestà, oltre ad aver assicurato di non ricordare di aver mai conosciuto la sua accusatrice, ha puntualizzato: “Non so dove sia il bar. Non bevo. Non penso di aver mai comprato un drink al Tramp, qualora sia stato lì”. A proposito dell’incontro al Tramp la Giuffre aveva anche rammentato un dettaglio sul presunto ballo con Andrea: "[Il principe] sudava tutto su di me”. Una descrizione un tantino disgustosa, ma prontamente smentita dal duca con una clamorosa rivelazione: “Non posso sudare” a causa di “una overdose di adrenalina nella guerra delle Falklands, dove fui ferito”.

Un trauma che avrebbe avuto come conseguenza l’anidrosi, di cui il principe Andrea avrebbe sofferto per diverso tempo. I legali della Giuffre, allora, hanno chiesto le prove di questa “presunta incapacità medica di sudare”, ma sembra che il duca di York non ne abbia. I suoi avvocati hanno precisato che una simile richiesta riguarda “documenti privati e irrilevanti non pensati per scoprire prove ammissibili”. Però se il principe riuscisse a dimostrare la sua patologia, tutta questa storia potrebbe prendere una piega ben diversa. Certo, rimane l’amicizia imperdonabile con Epstein e Maxwell, il coinvolgimento del duca di York in uno scandalo troppo grave. Un’ipotetica assoluzione non basterà a rimettere insieme i cocci della sua reputazione. La sua figura è “bruciata”, il nome della famiglia trascinato nel fango.

Come ha detto un insider al Sunday Times: “Non c’è alcuna speranza che Andrea torni in prima linea”.

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