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Disney+ censura il nudo femminile in un film sulla sirenetta

In ottemperanza alla sua linea editoriale di offerta dedicata a tutta la famiglia, Disney Plus ha deciso di censurare il lato b di Daryl Hannah nel film del 1984 "Splash - Una sirena a Manhattan" con Tom Hanks

Disney+ censura il nudo femminile in un film sulla sirenetta

Non è un mistero che la piattaforma Disney Plus proponga un'offerta dedicata a tutta la famiglia, con una particolare attenzione alla sensibilità dei più piccoli; proprio in questa ottica il servizio in streaming ha deciso di effettuare alcuni ritocchi anche ad un film classico come "Splash - Una sirena a Manhattan".

La pellicola, uscita nel 1984, è un riadattamento della classica storia della sirenetta, interpretata dalla bellissima Daryl Hannah. L'umano di cui la creatura marina si innamora ha il volto di un giovane Tom Hanks e la regia è firmata da Ron Howard, il mitico Richie Cunningham di "Happy Days", che in quegli anni stava muovendo i primi passi dietro la macchina da presa.

Il film, un vero e proprio classico moderno della Disney, presentava alcune immagini di nudo: in molte scene, negli attimi in cui sulla terraferma la coda da sirena si trasformava in gambe, era presente il lato b di Daryl Hannah. Proprio per questo motivo, la censura americana aveva classificato la pellicola con la sigla Pg13, la cui visione è sconsigliata ai minori di 13 anni, se non accompagnati da un genitore.

Per rimediare a questa limitazione, la Disney ha deciso di epurare "Splash" dalle scene più sconvenienti. Il lavoro di editing è annunciato da un cartello che avverte: "Il contenuto del film ha subito delle modifiche rispetto alla sua versione originale". Questa operazione, però, ha scatenato grandi polemiche sia sulla sostanza che sulla forma di tale censura.

Molti hanno ritenuto un eccesso di zelo la cancellazione della nudità femminile. A questo proposito, Il Messaggero ha chiesto il parere a Monica Rametta che, insieme a Ivan Cotroneo, ha firmato di recente una fiction Rai proprio sulle sirene: "Censurare nel 2020 la fisicità delle sirene è piuttosto antipatico, oltre che ridicolo anche perché la sirena esprime la sua femminilità proprio attraverso la nudità, naturale per un corpo che si muove in acqua".

Ma a stupire è stata anche la fattura della censura, giudicata da molti di bassa qualità. In una scena in cui Daryl Hannah si tuffa in mare, il suo lato b è stato coperto grazie ad un effetto digitale con cui sono stati allungati i suoi capelli. Il risultato, però, non è dei migliori: più che una lunga chioma, sembra che una folta pelliccia sia stata attaccata alle terga dell'attrice.

Molto discutibile anche la modifica effettuata in un'altra scena, in cui la sirena Madison è appena approdata su Liberty Island e passeggia in costume adamitico nei pressi della Statua della Libertà.

In questo caso nessun raffinato trucco digitale, la Disney ha preferito le maniere forti ed ha effettuato uno zoom sull'inquadratura in modo che il lato b di Daryl Hannah uscisse completamente fuori dalla scena.

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