Cultura e Spettacoli

Il D.N.A. di Lillo e Greg non mente: minimo sforzo, massima resa

Un'opera prima dignitosa quella del duo comico romano, in cui si sceglie di andare sul sicuro giocando sul canovaccio più abusato di sempre. Per sorridere in famiglia stando a casa.

Il D.N.A. di Lillo e Greg non mente: minimo sforzo, massima resa

"D.N.A. Decisamente non adatti", il debutto alla regia del duo comico Lillo e Greg esce, causa lockdown, direttamente sulle principali piattaforme streaming (da Primafila Premiere a TimVision, Chili, Infinity, Google Play, Rakuten TV e CG Digital).

Il film poggia sulle dinamiche consolidate della coppia di artisti ed è per lo più riuscito: si ride in diverse occasioni in quello che è una sorta di fumettone, nato come ennesima variazione sul tema dello scambio di ruoli.

Scritto con Edoardo Falcone, "D.N.A. Decisamente non adatti" ha Mel Brooks tra i ringraziamenti finali, occhieggia a "Le folli notti del dottor Jerryll" (1963) di Jerry Lewis ed ha l'attrice Anna Foglietta, nei panni di spalla comica, in ben tre personaggi diversi.

La storia, di una semplicità disarmante, vede Nando ed Ezechiele (rispettivamente Lillo e Greg) conoscersi alla scuola elementare, ai tempi in cui il primo bullizzava il secondo. Trascorsi molti anni, i due si incontrano di nuovo e scoprono di essere ancora distanti tra loro come il giorno e la notte: Nando, ora detto Burdogghe (alla romana), è il piccolo boss di una scalcinata banda di trogloditi dediti al crimine, mentre Ezechiele è diventato professore universitario e si è creato una famiglia pur restando, in entrambi gli ambiti, oggetto di continue vessazioni. Ezechiele però è anche un ricercatore che sta facendo esperimenti sul DNA. Quando, scambiando porzioni di codice genetico tra due cavie, realizza di poterne modificare attitudini e comportamenti, capisce anche di poter migliorare la propria vita e quella di Nando: l'uno acquisisce modi gentili, l'altro la sicurezza che gli mancava. Inutile dire che non tutto andrà come previsto.

A dare un minimo di sfumature a un soggetto a dir poco prevedibile, ci sono, sullo sfondo, la caccia a un serial killer cannibale, gli appetiti espansionistici di una catena di fast food e la corte messianica attorno a uno chef esponente del vegetarismo.

Alle risate fa gioco il duello tra espressioni truci ed eloquio forbito che vede coinvolti Lillo e Greg, ma anche il palleggio dialettico ora a due, ora a tre, al quale partecipa Anna Foglietta, di volta in volta in una mise attoriale diversa. L'attrice si cala nelle versioni caricaturali di tre declinazioni della femminilità, ognuna con un approccio particolare al sesso: c'è la dolce e timida bibliotecaria timorata di qualsiasi avance che non sia poetica, c'è la moglie arrogante perché dall'indole masochista frustrata, infine la trans accogliente e con velleità da psicologa.

Al prezzo di un biglietto del cinema, è possibile per un'intera famiglia trascorrere 85 minuti di fronte a due "vecchi amici" pronti a mischiare registro linguistico alto e basso, sorrisi, provette colorate e consigli come quello di accettare i propri difetti in attesa di trovare la persona fatta per amarli.

Tutto sommato un affare.

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