Cultura e Spettacoli

Fedez attacca Salvini per l'uso di TikTok: "Fa propaganda subdola"

Il rapper posta su Twitter un estratto della video-intervista con Peter Gomez per scagliarsi contro il leader della Lega e il suo uso del social dei giovanissimi

Fedez attacca Salvini per l'uso di TikTok: "Fa propaganda subdola"

TikTok è il social del momento, quello di cui tutti stanno parlando. Se fino a qualche tempo fa la app sviluppata dalla startup cinese ByteDance e adorata dai ragazzi di tutto il mondo sembrava di moda soltanto tra i giovanissimi, sempre più personalità del mondo della politica e dello spettacolo si iscrivono sulla piattaforma. Tra gli ultimi ad approdare sul social che consente agli utenti di creare e guardare clip musicali, della durata massima di 60 secondi e con numerosi effetti speciali, c'è Matteo Salvini.

Il leader della Lega ha aperto un account sul servizio lo scorso novembre: da allora conta 300mila follower e pubblica video diventati virali come quello in cui intona Il mare d'inverno di Loredana Bertè. L'uso che Salvini fa della piattaforma è stato aspramente criticato da Fedez, che ha postato su Twitter un estratto della video-intervista concessa a Peter Gomez, il direttore del Fatto Quotidiano online, per festeggiare i dieci anni del giornale.

Il rapper definisce il segretario del Carroccio "l'unico esponente politico che ha TikTok" ed esprime forti perplessità per quella che ritiene sia una vera e propria caccia al voto dei futuri elettori. "Noto sempre di più – dice Fedez – un uso veramente spregiudicato della propaganda, che ogni tanto supera dei limiti che bisognerebbe dare".

L'accusa di Fedez: Salvini su TikTok "abominio della politica"

Fedez ritiene che l'obiettivo di Salvini sia quello di ridurre la complessità del messaggio politico e le distanze con gli elettori grazie ad un "effetto simpatia". "Il fatto che lui si iscriva in una piattaforma dove per lo più ci sono minorenni – spiega il cantante – è ovvio che ha lo scopo di fare proselitismo verso la generazione più giovane. Lui non ha un profilo TikTok per creare dei contenuti dove tu puoi dibattere nel merito di ciò che dice. Fa dei contenuti che sa che in qualche modo verranno presi per il culo, diventeranno virali e di conseguenza, in qualche modo, lo umanizzano".

Tutto ciò, secondo Fedez, è un "uso subdolo di fare propaganda" e "l'abominio della politica contemporanea". "Non ha nulla a che fare con la politica – accusa il rapper – e con le priorità del paese, su cui ci perde un sacco di tempo e un sacco di soldi. Non so se anche finanziamenti pubblici, sarebbe da chiedercelo...". Il video è accompagnato da un messaggio nel quale il cantante si augura di "creare un sano dibattito senza per forza mandarsi a fanculo di fronte a delle idee divergenti".

Il post di Fedez divide gli utenti su Twitter

Molti utenti sono d'accordo con le considerazioni di Fedez: "Salvini fa tutto ciò per propaganda, non importa in che modo, ma per lui quello che conta è che si parli di lui", "Il problema è l'essere ridicoli in ogni campo, in ogni social, in ogni luogo", "Questi politici sono diventati tutti influencer".

Molti altri utenti, invece, non apprezzano proprio le parole del rapper: "Su sta cosa ti sei montato un castello gigante da solo. È come quando ti lamenti dei giornali e giornaletti che speculano sulla tua vita privata", "Non hai detto niente di nuovo, mi sfugge l'apporto costruttivo che vuoi dare a questo fatto già noto da tempo", "Prima che essere un politico è una persona, un po' come te che prima di essere un artista sei una persona. Tu non usi il social solo per promuovere la tua musica ma anche la tua vita da Federico e non da Fedez, stessa cosa può fare lui. Se poi è bravo a creare engagement ben per lui".

Nella discussione interviene anche Luca Arioli, esponente leghista e Consigliere Municipale di Roma. "Nel mio piccolo – scrive Arioli – sono un esponente politico territoriale di Roma della Lega, utilizzo da poco TikTok e non trovo molte differenze con altri social, tante persone condividono il mio pensiero e tante altre no, tante mi insultano e tante mi incoraggiano.

Non si può piacere a tutti!".

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