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Lorella Landi fa causa alla Rai: "Basta precarietà, ora assunzione"

Lorella Landi fa causa alla Rai: lo rivela la conduttrice in un'intervista a Blogo: "Sedici anni da precaria, ora chiedo adeguamento e assunzione"

Lorella Landi fa causa alla Rai: "Basta precarietà, ora assunzione"

È scomparsa dai palinsesti, ma ora è pronta a far causa alla Rai per chiedere un'assunzione che lei pensa di essersi guadagnata sul campo. Lorella Landi, che fino allo scorso anno guidava "Unomattina Magazine" e "Le amiche del sabato", nell'ultima stagione televisiva non è apparsa in alcun programma Rai, e adesso ha deciso di passare all'attacco contro l'azienda del servizio pubblico: «Ho lavorato sedici anni per quest'azienda con contratti che dissimulavano la mia qualifica, tutti precari - dice la conduttrice a Blogo - Ad un certo punto, come hanno fatto tanti altri miei colleghi, ho chiesto il riconoscimento del mio titolo professionale con adeguamento, assunzione e quant'altro. Non comparivo in video perché c'era questa motivazione, ma non la potevo dire».

Un nuovo caso di precarietà, insomma, questa volta nell'azienda della televisione pubblica. La Landi prosegue: «È giusto che, dopo tanti anni di precariato, una persona voglia qualcosa di sicuro. Mi ero stancata di stare ogni anno con il fiato sospeso. Io preferirei guadagnare tre volte di meno ma sapere di avere uno stipendio fisso, è quello che chiedono tutti i precari. La tranquillità è un diritto». Il procedimento giudiziario è già in corso, e a novembre ci sarà già la seconda udienza: la Landi spiega al sito che fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva non potrà andare in onda perché «è una causa di lavoro a tutti gli effetti».

Lorella Landi, che ha condotto dal 2009 al 2014 la trasmissione di punta del sabato pomeriggio di Raiuno, ha nel frattempo rifiutato alcune proposte giunte da altre emittenti: in almeno un caso l'offerta proveniva da «fuori Roma», e ha dovuto dire di no perché «la mia priorità è stare qui perché ho un figlio e non posso abbandonarlo per emigrare in altri lidi». Se però la televisione di Stato non dovesse riaccoglierla, la bionda conduttrice napoletana vorrebbe sfruttare i suoi titoli anche in altri settori: «Ho una laurea, ho fatto altre cose.

Ho contatti con altre aziende, anche per il settore delle pubbliche relazioni».

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