Cultura e Spettacoli

Quei «Pensieri» che aiutano a comprendere il bello

Marco Lomonaco

Diego Bernardi continua a scrivere e a non fare l'architetto: chissà se ci pensò quando prese la laurea. Nel suo ultimo libro (Pensieri, Youcanprint, 2019, 150 pagine, euro 12) infatti racconta tanto di se stesso -come autore- e della vita -come viaggiatore. Con una prefazione di Giulio Giorello che ben ne inquadra gli intenti, Pensieri approfondisce la ricerca avviata con Poesie (s)velate, incentrata sul «bello delle cose», nell'arte, nella musica e nella scrittura. Pensieri è un libro ermetico che esplora nuovi mondi e linguaggi e volti che ancora vivono nelle reminiscenze della mente: da un Maestro mai dimenticato, passando per un poeta di strada, fino a quell'architetto ancora capace di trovare la bellezza nelle semplici forme della natura.

«Mi piace scegliere con cura le parole da non dire», disse Alda Merini: così Diego Bernardi pesa le parole, le misura, trasformando ognuna di esse in un'istantanea, qualcosa di unico: un ricordo che rimane impresso sulla carta e che insieme ad altre parole compone pensieri che vanno a tracciare il confine della vita umana e dell'anima.

Commenti