Cultura e Spettacoli

Renato Zero sbotta durante il concerto: "Basta, posate i cellulari"

Il cantautore sgrida i suoi fan durante la canzone: "Siete venuti qui per vedere Renato, non per fare i cameramen?!?"

Renato Zero sbotta durante il concerto: "Basta, posate i cellulari"

Continua la lotta di Renato Zero contro l'eccessivo uso dei cellulari. Prima dell'inizio del concerto una suo voce registrata ha invitato gli spettatori a godersi lo spettacolo mettendo i cellulari in tasca: "Sono indispensabili due cose: gli occhi ed il cuore". Ma è servito a poco, anzi a nulla. Nel corso della sua canzone "Vivo" il cantautore ha sbroccato vedendo la platea riempirsi completamente di flash degli smartphone e, interrompendo per un breve istante l'esibizione, ha tuonato "Basta con i cellulari, vi prego. È una crocifissione. Siete venuti qui per Renato, non per fare i cameramen. Metteteci l'anima e la memoria, non queste caz****".

"Troppa tecnologia"

Recentemente il romano ha posto fortemente l'attenzione sull'avvento della tecnologia. Nel brano "Mai più da soli" del nuovo album "Zero il folle" vi sono numerosi riferimenti agli effetti provocati, tra cui la solitudine ai tempi dei social network. Alcuni versi recitano: "Incomprensibili gli uomini, più pigri di così, soltanto codici e numeri", "Questa esistenza si complica tra vuoti e nostalgie", "Troppa tecnologia, le solitudini uccidino", "Un selfie per poi convincerti che sei visibile, che puoi vantare i tuoi followers, che sei l'eternità".

Anche nella canzone "La Vetrina" Renato Zero ha voluto lanciare un monito alle nuove generazioni e il recente video ufficiale ne è una dimostrazione: flotte di persone che si affrettano a fotografare un ragazzo coinvolto in un incidente e lui stesso che pone più attenzione al suo smartphone piuttosto che cercare di curarsi. E anche in questo testo non mancano gli sfoghi per il maggiore peso che si dà all'apparire piuttosto che all'essere: "È tutta una vetrina, esposti come fossimo trofei.

La vita vale poco: esibirla in questo modo è disumano", "Dei soldi che mai te ne fai? Con le macchine di lusso dove vai?".

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