Coronavirus

Tinto Brass: "Covid19? State a casa e dedicatevi ai giochi erotici"

Intervistato da Libero, Tinto Brass dice la sua sull'emergenza sanitaria per il coronavirus: "Bisogna rimanere a casa, si ha più tempo per riscoprire il desiderio e dedicarsi ai giochi erotici"

Tinto Brass: "Covid19? State a casa e dedicatevi ai giochi erotici"

In una intervista col quotidiano Libero, Tinto Brass ha detto la sua sulla drammatica emergenza sanitaria per il coronavirus e ha dato un consiglio agli italiani: "State a casa e riscoprite il desiderio".

Il maestro del cinema erotico italiano manifesta tutto il suo disorientamento sulla diffusione della pandemia: "Gli scienziati si esprimono in maniera contraddittoria, infatti, mi sembra evidente che in tutti i Paesi del mondo non siano state adottate misure adeguate". "Eppure, dalla peste del '300 ad oggi, le pandemie hanno sempre procurato milioni di vittime", aggiunge disarmato.

In proposito, Tinto Brass non sembra avere dubbi e imputa anche ai governi una parte della colpa: "Il bubbone è sempre il potere e il coronavirus è la testimonianza tragica della sua mostruosità e della deumanizzazione che ha procurato".

Pur invitando al rispetto delle regole imposte dal governo e dalle autorità sanitarie, Tinto Brass coglie anche l'occasione per fornire alcuni consigli piccanti agli italiani: "La libertà è un bene assoluto, ma bisogna rimanere a casa". "Si ha più tempo per riscoprire il desiderio e dedicarsi ai giochi erotici", afferma caustico il regista.

La giornalista, facendo notare l'alta possibilità di contagio, chiede se sia opportuno dedicarsi al sesso; su questo Tinto Brass non mostra dubbi e la sua risposta è categorica: "Meglio morire godendo che di coronavirus". "Il sesso è vita. Bisogna scegliere di vivere senza avere indecisioni. Ho 88 anni e non ho più tempo per cambiare idea", sentenzia convinto.

Nell'intervista c'è anche spazio per parlare del suo rapporto con Caterina Varzi, l'ex psicanalista ed ex avvocato sposata 4 anni fa: "Va oltre l'amore è la gioia di vivere. Incarna tutte le donne dei miei film con una bellezza non artefatta e una naturalezza che intensifica il fascino della sua intelligenza. Questo le consente di sfidare una regola come il conformismo".

"Sono stato fortunato, è davvero una compagna capace di aiutarmi, di capire ogni mio stato d'animo. Quando sono stato male non mi ha lasciato un attimo, è come se fossi passato da una lunga giornata buia ad una splendida e ricca di luce", continua amorevolmente il regista.

Tinto Brass coglie anche l'occasione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa a proposito dei critici "bigotti", che avevano da ridire sui suoi film.

"Prima spargevano veleno e poi andavano a rivederli nei cinema di periferia, sperando di non essere riconosciuti", chiosa pungente.

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