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Alvaro & Ciro, la rivincita dei criticati

Morata a Torino tra lo scetticismo, Immobile in azzurro fatica a farsi largo

Alvaro & Ciro, la rivincita dei criticati

Uno dovrà attendere il momento in cui il virus darà tregua a Ronaldo e Dybala tornerà al 100 per cento per capire che minutaggio avrà; l'altro invece ha una sicura maglia da titolare tranne quando - come accaduto a Genova domenica - è fermato da una squalifica. Alvaro Morata e Ciro Immobile hanno destini diversi nelle loro squadre (lo spagnolo è stato la terza scelta per l'attacco nell'ultimo mercato bianconero, l'azzurro ha firmato da poco un contratto «a vita» con i biancocelesti) ma per una sera hanno condiviso lo scettro di migliore in campo. Sono stati i protagonisti principali nel debutto stagionale in Champions di Juventus e Lazio e in più hanno ritoccato i propri numeri, già importanti. Con la doppietta di Kiev, Morata in Europa si è portato a quota nove (il 53 per cento dei suoi gol con i bianconeri) con sole 21 presenze e una media di una rete ogni 152 minuti. Ancora meglio sta facendo Immobile, 11 gare in Champions e 5 reti oltre a due assist: il suo rapporto minuti giocati/gol segnati è di 111.

«Può migliorare e fare di più, ma finchè segna Alvaro me lo tengo stretto», così Pirlo sull'attaccante. Gli ultimi tre gol della Juve - realizzati in appena 238 minuti nei quali ne ha avuto uno annullato per questione di centimetri e ha colpito un palo - sono suoi, come i tre precedenti li aveva segnati Ronaldo prima dello stop forzato. Non male per chi arrivava nella lista del mercato dopo Dzeko e Suarez e domani compirà 28 anni. Ciro ha invece resistito alle sirene internazionali che arrivavano soprattutto dalla Premier e si è legato alla Lazio fino al 2025: con il gol al Borussia Dortmund (definito in Germania la sua «vendetta» contro chi lo scaricò dopo una sola stagione, «ma io ci arrivai nel momento sbagliato», ha sottolineato l'attaccante) ha raggiunto Signori a quota 127 nella classifica all-time dei marcatori biancocelesti. Davanti, ancora molto distante, ora c'è solo Silvio Piola. In questo disgraziato 2020, nel quale ha tagliato il traguardo dei 30 anni, si è preso la Scarpa d'Oro che adesso vuole onorare. «Ho fatto i complimenti ad Haaland, ma io mi tengo Ciro», così Inzaghi. Fra 17 giorni la prima possibile sfida diretta tra Morata e Immobile all'Olimpico, Ronaldo e Dybala permettendo. Magari dopo aver timbrato di nuovo il cartellino in Europa contro Barcellona e Bruges..

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