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Brignone & Goggia. Derby a St. Moritz per le nostre due regine

Fede l'ha appena superata (23 vittorie a 22), ma qui Sofia nel '22 trionfò con la mano rotta. Oggi SuperG

Brignone & Goggia. Derby a St. Moritz per le nostre due regine

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La Tigre ed il Puma, Fede con Sofia, ma anche Brignone versus Goggia: si gioca da oggi, come conviene in terra neutrale svizzera, un derby dalle mille sfumature azzurre. Sankt Moritz è la terra del destino per entrambe le principesse dello sci italiano che vi hanno gioito e sofferto molte volte.

Con la prima gara sulla pista Corviglia, inizia la nuova serie, anno di grazia 2023: tre puntate, due superG ad incorniciare la discesa di domani. Intanto c'è un duello fresco di cronaca: con la doppietta di Mont Tremblant in gigante Fede, 33 anni, ha superato Sofia di una lunghezza nelle vittorie, 23 a 22, diventando così l'azzurra più vincente di sempre: «Non vedo l'ora, ma il viaggio dall'America è stato lunghissimo», dice Fede. Sofia, 31 anni, pare tornata a gradire anche il gigante e sicuramente il week end di velocità è il suo piatto forte. Con un punto in comune su cui entrambe hanno da tempo messo gli occhi e i sogni: quel superG che Brignone sa vincere e che Goggia, pure gradisce ed anzi intende rilanciare, avendo dichiarato, ad inizio stagione, che oltre la discesa, è proprio la prova veloce secca la coppetta dei suoi sogni. La storia poi parla chiaro: ad oggi Brignone ha in carnet 8 superG contro i 5 della Goggia. Fede ne ha vinto uno proprio qui nel 2021, dopo il podio del 2019. Per contro, in Engadina, Brignone ha anche un ricordo più amaro: sono i due quarti posti, uno in superG nel 2017, ma soprattutto c'è la medaglia di legno ai Mondiali dello stesso anno. Era un gigante, la sua disciplina, non la preferita forse, ma indubbiamente quella in cui ha vinto di più e a farle sfumare la gioia di una medaglia (meno di 2/10) fu proprio Goggia, al primo sigillo Mondiale.

Insomma sliding doors, fra destini incrociati. Anche Per Goggia Sankt Moritz è meta fatidica: dopo il bronzo iridato in gigante, fu medaglia di legno in discesa per poi tornare a vincere il superG del 2019, chiudendo seconda quello del 2021. Si arriva così al 2022, «per uno dei week end più folli della mia vita». Un ricordo da spostare con la mano, anzi con la manita: un anno fa, infatti, in meno di 48 ore la bergamasca passò dal podio all'inferno di una sala operatoria, per poi tornare a vincere. Al traguardo della prima discesa arriva seconda, dietro ad Elena Curtoni: «Ho rotto la mano», grida in mondo visione. Prende al volo un elicottero, si fa operare notte e tempo a Milano; quindi ritorna in pista l'indomani dove, con punti in vista, riesce addirittura a vincere davanti a Ilka Stuhec e Kira Weidle. Oggi si ricomincia, con gli uomini invece impegnati in val D'ISere da domani con gigante e slalom. Benvenuto in Europa, circo bianco.

Tv: dirette Rai ed Eurosport 10.30

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