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"Chi siamo noi? Siamo l'Italia". L'urlo azzurro a Coverciano

"Chi siamo noi? Siamo l'Italia". L'urlo azzurro a Coverciano

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"Chi siamo noi? Siamo l'Italia". L'urlo azzurro a Coverciano

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Firenze - Non è un gran momento per il ct Spalletti nonostante che l'allenatore toscano, forte della sua grande esperienza, prova a dissimulare manifestandosi tranquillo: ieri pomeriggio, al carico di tutta la vicenda Tonali-Zaniolo, si è aggiunto anche il forfait di Federico Chiesa. Il bianconero ha lasciato Coverciano per problemi fisici. È stato effettuato un nuovo consulto che ha dato frutti negativi, del resto Chiesa era arrivato a saltare il quinto quinto allenamento col gruppo. In compenso è rimasto a disposizione Mattia Zaccagni, che si è aggregato nella giornata di giovedì dopo non aver partecipato alla prima parte del raduno per un fastidio alla caviglia destra. Zaccagni, però, non è partito con i compagni per Bari: resterà a Coverciano per proseguire un lavoro specifico.

Il day after dopo il blitz delle forze dell'ordine a Coverciano per notificare gli avvisi di garanzia a Tonali e Zanioli, è cominciato ieri mattina qualche minuto dopo le 11 quando gli azzurri si sono allenati: con loro anche l'ultimo convocato, il giallorosso El Shaarawy.

L'atmosfera è sembrata serena, tra battute e qualche risata o forse è stata voluta così proprio per inviare un messaggio all'esterno. Prima di scendere in campo gruppo e staff sono entrati nella palestra, si sono stretti in circolo e hanno prodotto il consueto urlo collettivo «chi siamo noi? Siamo l'Italia», ripetuto tre volte.

Quindi applausi e di corsa sul rettangolo di gioco. Torello ed esercitazioni, più le prove tattiche con Bonaventura in vantaggio per la sostituzione di Tonali.

Partenza per Bari nel pomeriggio e stasera la prima grande verifica dopo la tempesta di queste ore: stadio esaurito a Bari per la sfida con Malta.

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