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Como, più di un "promesso sposo". Ecco il campione del mondo Fabregas

La società lariana è un'altra lombarda che fa le cose in grande con una proprietà che è ritenuta la più ricca del calcio italiano

Como, più di un "promesso sposo". Ecco il campione del mondo Fabregas

Nell'ultima stagione, a causa di diversi problemi fisici, ha giocato soltanto cinque partite (117 minuti) con la maglia del Monaco. Eppure minaccia di essere un colpaccio. Di sicuro, ha un curriculum e due piedi da fare invidia ai grandissimi del calcio: oltre 700 partite tra i professionisti, 14 titoli con i club tra Arsenal, Barcellona e Chelsea, una Coppa del Mondo e due Europei con la Spagna. Cesc Fabregas, 35 anni, va ormai considerato un giocatore del Como: contratto biennale e villa sul lago garantita. Con vista per il momento sulla serie B, poi chissà. Perché è ovvio che, se metti sotto contratto un personaggio di quel calibro, altri ne seguiranno: più o meno famosi, ma quasi certamente con l'ambizione di fare meglio dei 38 punti conquistati la passata stagione.

Insomma: il Como è pronto ad alzare il tiro, provando a fare uno step in più e confermando la Lombardia come una delle regioni più rappresentate ai piani più alti del nostro calcio. Tanto per dire, nella prossima serie A ci saranno Milan, Inter, Atalanta, Monza e Cremonese: cinque su venti, scusate se (non) è poco. Appena dietro, appunto, Brescia e Como. Società ambiziose, certo. E se di Cellino patron della prima - si conoscono ormai vizi e virtù, poco si è raccontato dei fratelli Hartono, Robert e Michael: due che, tanto per dire, lo scorso aprile sono stati inseriti da Forbes alla posizione 64 e 69 tra gli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio stimato rispettivamente di 20,5 e 19,7 miliardi di dollari. Proprietari del Como dall'aprile 2019, quando la squadra stava per essere promossa in serie C: nessun proclama esagerato, ma spese attente e un progetto che con Gattuso in panchina: nome di battesimo Giacomo, nessuna parentela con il più famoso Rino - si sta sempre più evolvendo.

Due ricconi, i fratelli Hartono. Tra i proprietari della società di calcio italiane, i più ricchi: oltre 40 miliardi (Abramovich, tanto per dire, nel 2021 non arrivava a 15), contro i 7 di Berlusconi, i 6 di Commisso e via di questo passo. Appassionati di calcio ma non delle spese folli, figure apicali di una famiglia indonesiana che tuttora beneficia di ricchezze costruite nel corso di decenni grazie agli avi che in quelle zone si erano inventati il commercio del tabacco. È peraltro chiaro che i volumi della famiglia Hartono la quale nel 1997/98, durante la crisi economica asiatica, era stata lungimirante nell'investire fior di soldi nella Banca Centrale d'Asia - non devono far pensare in automatico a investimenti in proporzione nel Como: un passo per volta, però, la società lariana è destinata a crescere.

Senza esagerare, ma con le idee chiare: Dennis Wise, ex centrocampista del Chelsea e della nazionale inglese, è l'amministratore unico della società, Carlarberto Ludi (protagonista, da difensore, del Novara dei miracoli che raggiunse la serie A) ne è il direttore generale e sportivo.

E Cesc Fabregas, per tornare alla stretta attualità, potrebbe essere l'uomo cui aggrapparsi per cominciare a intravedere i piani più alti del nostro calcio.

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