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Corinna e l'incidente a Schumacher: "Michael non era convinto di andare a sciare"

Nel documentario disponibile su Netflix dal 15 settembre la moglie di Schumacher svela un particolare mai rivelato prima sul giorno dell'incidente

Corinna e l'incidente a Schumacher: "Michael non era convinto di andare a sciare"

"Michael mi manca tutti i giorni, manca ai nostri figli, manca alla famiglia tutta, a suo padre, a quelli che gli vogliono bene". Corinna Betsch rompe un silenzio che durava da otto anni, da quando nel dicembre 2013 un incidente sugli sci ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher.

"Tutti sentiamo la sua mancanza, ma Michael è qui, in modo differente ma è qui. E questo ci dà forza", le sue parole nel documentario disponibile su Netflix dal 15 settembre, di cui Race Fans ha pubblicato il trailer. Il racconto che viene fuori è intenso, intimo e non potrebbe essere altrimenti. D'altronde Corinna ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulle condizioni del marito, lo ha protetto dalla curiosità morbosa di tanti, non ha mai voluto parlare. "Non ho mai incolpato Dio per quel che è successo – ha spiegato – Si è trattato di sfortuna. Nella vita non si può avere più sfortuna di così". Poi svela un dettaglio mai rivelato prima, lo stesso Schumacher, il giorno dell'incidente, non si era detto convinto dello stato delle piste da sci. "Mi disse che la neve non era ottimale – ricorda Corinna –e che avremmo potuto cambiare meta e andare a Dubai a fare skydiving".

Sulle condizioni di salute di Schumi, però Corinna mantiene sempre una certa riservatezza. "Viviamo insieme, seguiamo le cure, facciamo tutto affinché Michael stia bene e possa migliorare. Vogliamo che senta che la famiglia è unita. È evidente che Michael mi manchi tutti i giorni, manca ai nostri figli, manca alla famiglia tutta, a suo padre, a tutti quelli che gli vogliono bene. Tutti sentiamo la sua mancanza. Però Michael c’è, è diverso ma c’è. E questo ci dà forza". Anche Gina Maria e Mick, i figli di Michael, intervengono nel documentario, definendo "ingiusto" l'aver perso i momenti di condivisione tipici fra padre e figlio."Avrei tante cose di cui parlare con mio padre. Ora sono in Formula Uno, potremmo discutere di tante cose. Mollerei tutto solo per poter vivere questo" assicura Mick.

Sabine Kehm, che per anni ha curato gli interessi di Schumacher, ha affermato che la famiglia dell’ex pilota della Ferrari "ha voluto fare un regalo a Michael con questo documentario. Io l’ho visto e lo apprezzo molto. Anche per come tratta alcuni argomenti delicati". La scelta è quella di non entrare nello specifico dell'attuale stato di salute, aprendo uno spiraglio in quella che era la vita del tedesco prima dell'incidente."Non avrei mai pensato che potesse succedere qualcosa a Michael –ammette Corinna –ma continuiamo a vivere la nostra vita. È importante che continui ad assaporare la sua vita privata per come possibile. Lui ci ha sempre protetti, ora sta a noi farlo".

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