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Gabigol-Neymar per i Mondiali Il Brasile riparte dall'oro di Rio

Mauricio Cannone

Rio de Janeiro Riecco un Brasile nuovo, con un commissario tecnico nuovo. Tite, campione mondiale per club al timone del Corinthians nel 2012, assume la nazionale A proprio in un momento delicatissimo. I verdeoro si trovano al sesto posto alla classifica del girone sudamericano, ossia fuori dalla zona di qualificazione a Russia 2018. L'avversario di stasera (23 ore italiane) è l'Ecuador, secondo del girone dietro solo l'Uruguay per la differenza reti, ma anche l'altitudine di 2800 metri sopra il livello del mare di Quito, in grado di spaventare chiunque.

Tite è il nomignolo di Adenor Bacchi, pronipote di immigrati da Viadana (Mantova), arrivati nel sud del Brasile nel 1883. Sostituisce Dunga, esonerato dopo la figuraccia alla Coppa America del Centenario lo scorso giugno, con la Selecao fuori nella prima fase. Il nuovo ct prende parte dell'eredità dello sconosciuto collega Rogério Micale, capace, però, di portare i gialloverdi al primo oro olimpico del Paese. Sette di loro sono stati convocati da Tite per le partite delle qualificazioni con Ecuador e Colombia, tra cui Gabriel Barbosa, il Gabigol dell'Inter.

E si attende che Tite utilizzi lo schema vincente del titolo nazionale 2015 col Corinthians: 4-1-4-1. Un Brasile di chi già parla e di chi imparerà l'italiano: il neo romanista Alisson in porta; difesa con il neo juventino Daniel Alves, l'interista Miranda, Gil, Marcelo; centrocampo con Casemiro più arretrato; poi Paulinho, Renato Augusto, Willian, Neymar; con il neo nerazzurro Gabigol più avanzato di tutti.

Uno schema che si può anche trasformare nel corso della gara in un 4-3-3.

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