Russia 2018

Gesto dell'aquila, per Shaqiri e Xhaka solo una multa

I due giocatori della Svizzera, entrambi originari del Kosovo, dopo aver segnato alla Serbia avevano esultato mimando l'aquila con le mani (simbolo dell'Albania). Dopo la dura protesta della Serbia la Fifa li ha multati

Gesto dell'aquila, per Shaqiri e Xhaka solo una multa

Niente squalifica per Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri, i due giocatori della nazionale svizzera che avevano festeggiato un gol mimando con le mani un'aquila, gesto che a qualcuno era parso un chiaro riferimento all'Albania. La Serbia, sconfitta 2-1 dagli svizzeri, si era lamentata per quel gesto, considerato una provocazione, e aveva chiesto l'intervento della Fifa. La decisione è arrivata oggi: i due giocatori sono stati puniti con sanzioni pecuniarie tra i 5mila e i 10mila franchi svizzeri. Ma nessuna squalifica per loro. Niente mano pesante, dunque, da parte del governo del calcio. Sanzionato anche Lichsteiner, capitano della Svizzera, che aveva difeso i due compagni di squadra.

La polemica

I due calciatori elvetici di origini kosovare avevano festeggiato i due gol mimando con le due mani l'aquila della bandiera albanese: un gesto considerato ambiguo che avevaa causato polemiche a causa delle sempre delicate relazioni diplomatiche tra Serbia e Albania. "Nel calcio ci sono sempre emozioni e quello che ho fatto è stato solo un'emozione. Ero molto felice di aver segnato un gol, tutto qui. Non si dovrebbe parlare di questo", aveva provato a sdrammatizzare Shaqiri. Anche il commissario tecnico della Svizzera, Vladimir Petkovic, di origini bosniache, aveva gettato acqua sul fuoco dichiarando che "non si dovrebbe mescolare la politica con il calcio, è bello essere un tifoso di calcio ed è importante mostrare rispetto".

Al fianco dei propri compagni di squadra si è invece schierato il capitano svizzero Stefan Lichsteiner, che parlando ai microfoni di Mediaset dopo la partita ha dichiarato: "I serbi ci stavano provocando da giorni e credo che le botte si danno e si prendono, e loro non sono angeli. Per me va bene". Sull'esultanza dei due goleador elvetici, l'ex difensore della Juventus aveva aggiunto: "Xhaka e Shaqiri hanno fatto bene. C'è stata una guerra durissima per molti genitori dei nostri giocatori.

C'erano pressioni e provocazioni, quindi per me va tutto bene".

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