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Juve, è un Chiesa a tempo. Il futuro è già di Yildiz

L'azzurro a caccia della prima maglia da titolare in A del 2024. Tra un anno gli scade il contratto, ma...

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Quattro gol nelle prime cinque partite di campionato. Poi, gli ormai soliti guai fisici e un impiego a singhiozzo. Qualche lampo qua e là c'è stato, ma tutto sommato relativo se rapportato alle attese e alle aspettative che Federico Chiesa si porta dietro. Da giocatore che avrebbe dovuto diventare il simbolo della Juventus, il numero 7 bianconero è infatti diventato una specie di punto interrogativo dal quale non sai mai cosa aspettarti, anche a oltre due anni di distanza dall'infortunio al ginocchio accusato contro la Roma nel gennaio 2022. Così, pian piano e quasi senza accorgersene, il tempo è passato, la data di scadenza del contratto si è avvicinata (giugno 2025) e l'esplosione di Yildiz ha fatto il resto: nel 2024 Chiesa ha già saltato quattro delle sette partite in calendario e vanta un bilancio (magro) di 123' passati sul terreno di gioco con un gol all'attivo. Il bilancio stagionale racconta invece di sei reti e due assist in 19 presenze: non tantissimo, ecco. Al punto che anche i discorsi per il rinnovo del contratto non sono poi così avviati: il giocatore chiede un ritocco dell'ingaggio di 5 milioni a stagione, la Juve valuta se ne vaga la pena. Certo però la società non intenderà perdere il giocatore a parametro zero e una soluzione si troverà comunque, magari allungando l'accordo per un paio di anni senza però escludere strada facendo una cessione.

Intanto, stasera contro l'Udinese, il figlio di Enrico dovrebbe tornare titolare facendo accomodare in panchina Yildiz, talentuoso turco classe 2005 che lo stesso Allegri ha recentemente descritto come «alternativa a Chiesa». Ecco: se quell'alternativa dovesse dimostrarsi nelle prossime settimane più affidabile del (presunto) titolare, anche i prossimi scenari di mercato potrebbero mutare: «A Federico chiedo di fare buone prestazioni e di mettersi a disposizione così Allegri, che oggi raggiungerà Lippi al secondo posto nella classifica degli allenatori con più panchine (405) nella storia del club -. Se giocherà dall'inizio, avrà una possibilità importante: la scorsa stagione rientrava da un infortunio, quest'anno ha avuto qualche intoppo ma da lui ci aspettiamo tanto».

Chiunque giocherà, dovrà portare il proprio mattoncino per battere i friulani e per rimanere nella scia dell'Inter: «La vittoria dei nerazzurri a Roma ci farà andare in campo ancora più motivati», la chiosa di Allegri.

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