L'abbraccio di bronzo delle sorelle Delago

La favola di Nadia Delago. Non si erano mai viste due azzurre sullo stesso podio olimpico in discesa, con l'unico precedente - ma in supergigante - a Salt Lake City 2002, con l'oro di Daniela Ceccarelli ed il bronzo di Karen Putzer. Ma mentre Sofia Goggia è un habitué del podio, per la sorella minore delle Delago si tratta di una prima volta e vale un bronzo olimpico.

Nadia Delago, 24enne gardenese, atleta delle Fiamme Oro, era all'esordio a cinque cerchi. Alla faccia della debuttante...Partita in sordina per la Cina insieme alla sorella maggiore Nicol, Nadia in fondo ci ha sempre sperato. Le due, d'altronde, erano considerate da molti come delle schegge imprevedibili per la discesa. Un'occasione ghiotta per le gardenesi, sempre unite in tutto e per tutto. «Non abbiamo mai litigato», la confessione. Verità o bugia? Poco importa. E quando ieri Nadia è arrivata al traguardo, la sorella Nicol - arrivata 11esima - è stata la prima a correrle ad abbracciarla. Lacrime di gioia. Stupendo. «Non ci posso ancora credere, questa medaglia è anche di Nicol - commenta Nadia -. Questa medaglia è ancora più speciale se pensiamo che ero qui con mia sorella. Quando abbiamo estratto io l'undici e lei il dieci di pettorale abbiamo pensato fosse una cosa pazzesca. È stato molto emozionante. Nicol, che invece aveva già esordito a livello olimpico quattro anni fa a PyeongChang, sembra averla spronata alla maniera giusta: «In partenza Nicol mi ha detto di divertirmi e di sciare come so. Ci siamo abbracciate ed è stato bellissimo. Non tutti hanno avuto l'opportunità di avere un parente qui, grazie ai nostri genitori che ci hanno sempre aiutato facendo tanti sacrifici: è davvero speciale». Quasi coetanee, 24 e 25 anni, queste due sorelle gardenesi alle volte puoi confonderle, ma non sono così simili. Conferma Nadia: «Siamo abbastanza diverse, io più fredda lei più dolce, però alla fine con questi due caratteri andiamo molto d'accordo e ci aiutiamo sempre a vicenda. Questa medaglia ripete - è mia ma anche sua».