Calcio

La Lega di A avvisa la Figc: "Per noi modello Premier"

Il presidente Casini: "Il sistema federale non ci riconosce quell'autonomia decisionale rispetto al peso economico"

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Chiusa la collaborazione con Tim e iniziata quella con Eni (accordo di sponsorizzazione per le prossime tre stagioni per un totale di 66 milioni), la Lega di Serie A fa la voce grossa. Un messaggio chiaro e inequivocabile alla Figc in vista della possibile assemblea straordinaria dell'11 marzo che nelle intenzioni di Gravina dovrebbe portare all'abolizione del diritto di veto per agevolare le riforme del calcio nostrano. «Attualmente il sistema federale non riconosce alla Serie A quella autonomia e peso decisionale che dovrebbe avere rispetto al peso economico», così il presidente Casini al termine della riunione di ieri.

Ecco che i club hanno «iniziato un percorso per valutare soluzioni organizzative di maggiore autonomia simili alla Premier League», ha detto ancora il numero uno di via Rosellini. Se non è rottura poco di manca, ma di uscita dalla Figc «è prematuro parlarne, è un tema troppo avanti», ha sottolineato Casini. Di sicuro si vuole rimettere al centro il ruolo della Lega di A: «La richiesta di avere maggior peso federale la Serie A la porta avanti da diversi anni ed era scritta nel documento di oltre un anno e mezzo fa. Qui si tratta di andare avanti verso un modello che assicuri maggior potere decisionale su quello che riguarda la Serie A stessa». Nessuna contrapposizione alla Figc, dunque, ma «una proposta per migliorare il sistema».

Fermo restando che ci sono tante questioni aperte sul tavolo «ma le regole del gioco non vanno toccate». Chiaro il riferimento al recente incontro con il presidente Gravina e all'ipotesi di riforma della A. In primis il taglio delle squadre da 20 a 18, scenario a oggi minoritario in Lega ma che sarebbe invece condiviso da Inter, Milan e Juventus. In più c'è anche il nodo retrocessioni: si parla di una riduzione a due più una agli spareggi o in alternativa di una sola diretta più la seconda eventuale. «Si può sperimentare e la Serie A spesso lo ha fatto - ha concluso Casini -. Ci sono tutta una serie di decisioni che riguardano non solo il campionato a livello organizzativo, che comunque oggi è sempre sottoposto ad approvazione della Lega».

I tavoli tecnici tra Leghe e Figc andranno avanti, ma la spaccatura con quella di A si sta allargando sempre più.

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