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Il maestro Rossi e i sette italiani "Morbidelli è davvero da mondiale"

Valentino Rossi mette pressione al compagno. E il fratello Luca: "Qui con lui..."

Il maestro Rossi e i sette italiani "Morbidelli è davvero da mondiale"

Come il primo giorno di scuola. L'atmosfera della prima gara della stagione di Motomondiale è sempre speciale. C'è la voglia di rivedersi e tornare a correre, l'adrenalina di mettersi in gioco e la curiosità di capire i nuovi valori in campo. Un rito che si ripete ogni anno e che Valentino Rossi rivive per la 26esima volta.

A 42 anni, il 9 volte iridato ha passato praticamente tutta la vita in pista e da giovane allievo oggi è diventato il maestro. «L'inizio della stagione è sempre stato così. C'è una grande emozione: i saluti, la foto tutti insieme in griglia... nell'aria si respira la sensazione che nel giro di poche ore inizierà tutto», riassume l'immenso Valentino. Stesso cappellino giallo, stesso sorriso stampato in faccia, solo il colore della t-shirt è cambiata. «Dopo tanto tempo ho cambiato squadra, ma mi sento bene perché l'atmosfera nel box è buona e i test non sono andati male. Adesso sta a noi vedere cosa riusciremo a fare nel vero weekend di gara». E precisa subito: «Spero che questo non sia il mio ultimo anno. Tutto dipenderà dai risultati».

Dividerà il box con l'allievo prediletto, Franco Morbidelli, uno dei primi piloti della VR46 Academy. «Dal punto di vista personale, sono molto contento di avere Franco come compagno di squadra, perché ci conosciamo molto bene. Ma in pista non è il miglior compagno, perché è molto forte. Nella seconda parte dello scorso campionato è stato la sorpresa ed è riuscito a vincere tre GP. Non sarà facile batterlo, ma il primo riferimento è sempre il tuo vicino di box. Spero comunque che potremo divertirci insieme».

Il maestro rende onore all'allievo tanto da indicarlo come il favorito al titolo quando gli viene chiesto il pronostico 2021 per ogni classe. «Sono di parte», premette, «punto su Migno in Moto3, Bezzecchi in Moto2 e Morbidelli in MotoGP». Comunque vada Rossi resterà nel paddock con i ragazzi dell'Accademy a continuarne la legacy. «Mi sento in gran forma, e non vedo l'ora di correre. Sarà speciale farlo con Franco e mio fratello Luca». Emozione condivisa anche dal fratello: «Quando ci siamo ritrovati tutti insieme al briefing ho realizzato che finalmente ci siamo. È una sensazione che sto interiorizzando finché non diventerà normale essere un pilota MotoGP».

E se la scuderia Rossi fa da padrone in MotoGP con quattro dei sette piloti italiani al via («Morbido», Pecco Bagnaia promosso nel team ufficiale Ducati e Luca Marini al debutto su una Ducati satellite), fanno sognare anche gli altri azzurri come Enea Bastiani, campione Moto2 in carica al debutto in Ducati, Danilo Petrucci che cerca il riscatto in KTM e Savadori al debutto in MotoGP con Aprilia dopo esserne stato a lungo collaudatore.

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