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La A non va in fondo. E si spacca sui diritti tv

Frena la media company coi fondi d'investimento. Dazn offre più di Sky, ma...

La A non va in fondo. E si spacca sui diritti tv

Sono usciti di scena i fondi, sono rimasti in bilico i diritti tv del campionato di serie A per il prossimo triennio. Dall'assemblea dei presidenti di ieri sera è emerso uno scenario clamoroso: l'assegnazione è stata rinviata a giovedì prossimo, data assegnata all'assise per il voto sui fondi. I quali, nel frattempo, avendo saputo delle forti resistenze interne (ricordiamo che servono 14 voti su 20 per ottenere il via libera) dopo che Agnelli (Juve) e Marotta (Inter) si sono aggiunti al partito dell'opposizione formato dalla coppia Lotito- De Laurentiis, hanno comunicato al presidente Dal Pino di abbandonare il tavolo del negoziato. Le conseguenze sono quelle inevitabili: una grande lacerazione interna, specie da parte di quei club che avevano un disperato bisogno del finanziamento dei fondi. Di fatto è stata cancellata l'opportunità di costituire la media company in cambio della cessione del 10% della Lega, iniziativa a cui ha lavorato per molti mesi il presidente Paolo Dal Pino. E sarà proprio dalle sue future riflessioni che potranno arrivare altre novità sulla governance della organizzazione calcistica.

Da ieri la battaglia si è spostata sui diritti del campionato. E qui lo scenario è ancora una volta diverso da quello solito. Perché Dazn, in società con Tim che ha fatto da cassaforte, ha presentato l'offerta più alta, 840 milioni con la possibilità di raggiungere quota 900 milioni con un secondo pacchetto mentre invece la cifra presentata da Sky (750 milioni) è risultata più bassa. Qui la spaccatura è sulle modalità d'accesso per vedere le partite: la coppia Dazn-Tim andrebbe su internet poiché il 209 della piattaforma Sky verrebbe oscurato al contrario del broadcuster storico che va sul satellite. Anche qui i 14 voti non sono stati raggiunti e il partito dei presidenti decisi a votare per Dazn è capeggiato da Agnelli e Cairo. L'appuntamento è per giovedì prossimo, quindi.

L'altra novità del giorno è arrivata dal fronte europeo. Perché lo scenario già noto -costituito dall'ingresso di Amazon e dalla conferma di Sky- è stato arricchito dall'arrivo nella partita di Mediaset che ha il grande vantaggio, per il grande pubblico televisivo italiano, di offrire il proprio prodotto gratuitamente, sulla rete ammiraglia, Canale 5, il martedì sera. Per orientarsi meglio nel panorama della prossima stagione, è meglio riassumere il tabellone televisivo. Amazon è l'unico che farà vedere (ma attenti: solo on line) le partite di maggior appeal del mercoledì, il numero complessivo è di 16 match (a eccezione della finale), visibili esclusivamente con abbonamento a Prime video. Il resto della rassegna calcistica (121 partite, finale compresa) sarà visibile sia su sKy che su Mediaset. L'offerta della tv del Biscione sarà così diversificata: 17 partite in diretta su Canale 5, le altre 104 passeranno grazie all'offerta streaming pay di Cologno Monzese (su Mediaset play o su Infinity, deciderà prossimamente). Sky, come ripetutamente annunciato nel fine settimana scorso, manderà in onda tutte le 121 partite, a pagamento, sia sul satellite che on line (sky go e Nowtv).

Non sono ancora note i prezzi delle offerte dei tre operatori.

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