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Perez, il re delle città. La Ferrari beffata dalle indecisioni Fia

Il messicano brucia Leclerc al via e poi viene "graziato" per due manovre scorrette

Perez, il re delle città. La Ferrari beffata dalle indecisioni Fia

Un gran premio infinito. Con il risultato in sospeso per ore dopo la bandiera a scacchi e lo spumante italiano spruzzato sul sorriso di Sergio Perez, il re delle città che, dopo aver vinto a Montecarlo, festeggia anche a Singapore. Una vittoria meritata per quello che si è visto in pista, ma per la Formula 1 che mai ha avuto tanto seguito, sono giorni difficili perché all'inchiesta sulla presunta infrazione del budget cap della Red Bull, si aggiunge l'attesa della decisione dei commissari sulle presunte infrazioni di Perez, accusato di aver infranto due volte la regola che prevede di mantenere una distanza minima dietro la Safety Car.

L'ufficializzazione del risultato è arrivata quasi tre ore dopo la fine della gara. Perez è stato penalizzato di 5 (più una reprimenda per il secondo episodio) il che gli lascia il successo. Una decisione degna della Fia di oggi bravissima a non decidere. Quei 5 secondi dati durante la gara avrebbero cambiato tutto perché Leclerc non si sarebbe mangiato le gomme per tentare di passare Perez e avrebbe mantenuto il distacco entro quel limite vincendo poi lui la gara. Ancora una volta la Fia ha sbagliato i tempi. Questo indipendentemente dalla grande gara del messicano.

E alla fine la morale è che un'altra pole Ferrari non si è trasformata in vittoria. È la storia di questa Ferrari che non riesce a trasformare in un successo quello che raccoglie in qualifica. Quest'anno è accaduto dopo le ultime sette pole ed è clamoroso un dato statistico che racconta come su 18 pole di Charles, 10 siano diventate vittorie Red Bull.

Perez ha costruito la sua vittoria alla partenza quando ha bruciato Leclerc che, scattato meglio, poi ha lasciato pattinare troppo le gomme perdendo l'aderenza e la posizione. Lo scatto di Perez è stato la mossa vincente, anche se dopo sono arrivate due ore di gara tiratissima tra due Safety Car, due Virtual Safety Car, una investigazione durata effettivamente troppo per il suo comportamento dietro alla seconda Safety.

Perez ha guidato in modo straordinario come non gli capitava da Montecarlo, l'altro circuito cittadino della stagione. Ha avuto Charles negli specchietti per tutta la gara, addirittura a meno di mezzo secondo attorno al 43° giro quando è stato finalmente autorizzato il DRS. Non ha sbagliato nulla pur sotto pressione in una gara che ha invece registrato errori clamorosi di due campioni assoluti come Verstappen e Hamilton con Max andato lungo attaccando Norris e Hamilton prima a muro mentre seguiva Sainz e poi lungo mentre cercava di saltare davanti a Vettel nel finale.

Non una gara da campioni del mondo in un Gran premio che finora aveva visto vincere solo piloti titolati.

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