Tappa dopo tappa

La rosa dalla "locomotiva umana" al top... Ganna

La rosa dalla "locomotiva umana" al top... Ganna

Nella festa della rosa in questo mese di maggio che fa ancora capricci, festeggiamo con Filippo Ganna, la maglia rosa. Non poteva che essere lui il testimonial ideale per festeggiare i 90 anni di un simbolo conosciuto in tutto il mondo, nato esattamente ieri 10 maggio di novant’anni fa. Il primo a vestire quello che sarebbe diventato uno dei simboli più ambiti e agognati dai corridori ciclisti fu il mantovano di San Nicolò Po Learco Guerra, la “locomotiva umana”, che vestì quella maglia poco gradita alla politica di allora perché di un colore poco virile, proprio a Mantova. Guerra era un fenomenale passista, un cronoman d’eccezione e non è un caso che proprio in quell’anno - il 1931 (Guerra era del 1902, ndr) - l’Unione Ciclistica Internazionale assegnò a Copenaghen l’undicesima edizione dei campionati del mondo che, per la prima ed unica volta nella storia del pedale, si svolgeranno con prove a cronometro. Quell’anno, il 1931, Guerra vestì per la prima volta la maglia rosa e poi si prese anche quella iridata. Storie di maglie, che si ripete oggi, con Filippo Ganna, che morfologicamente c’entra poco con il tarchiato passista mantovano, ma che con la “locomotiva umana” condivide maglie rosa e iridate e quella spiccata attitudine per le prove contro il tempo.

Insomma, il tempo scorre e la storia spesso si ripete. Corse e ricorsi…

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