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Lo Stadium fa dieci anni. "Festa" Juve da rosso choc

Dieci anni fa esatti, l'8 settembre 2011, Andrea Agnelli inaugurava in pompa magna lo Juventus Stadium, ufficialmente e commercialmente Allianz Stadium

Lo Stadium fa dieci anni. "Festa" Juve da rosso choc

Dieci anni fa esatti, l'8 settembre 2011, Andrea Agnelli inaugurava in pompa magna lo Juventus Stadium, ufficialmente e commercialmente Allianz Stadium. Boniperti e Del Piero, affiancati a centrocampo, rappresentavano due epoche della stessa leggenda: vincente e intramontabile, nonostante le allora recentissime vicissitudini di Calciopoli. Il nuovo stadio, sorto sulle ceneri del Delle Alpi, deve significare la svolta nella vita del club, in un momento in cui la parola magica del calcio italiano è stadi di proprietà, senza i quali tutti garantiscono che il pallone del Duemila sia insostenibile. Di fatto lo Stadium accompagna la galoppata più incredibile di una squadra italiana: nove scudetti consecutivi, proprio da quella stagione 2011-12 al 2019-20.

Storia recentissima, eppure sembra passato un secolo. Soprattutto negli umori dei tifosi, ma non solo. Pochi giorni fa la cessione di Cristiano Ronaldo, il taumaturgo che avrebbe dovuto finalmente rompere il tabù Champions e che invece proprio ieri si è allenato per la prima volta con la nuova-vecchia maglia del Manchester United. Ma la storia che fa più male, guardando al futuro e non solo al presente, arriva dai conti bianconeri che, secondo la semestrale del 31 dicembre scorso e quella del 30 giugno annunciata dalla controllante Exor, porterebbero a una perdita record di 191 milioni. Senza contare ancora la minuslvalenza creata dalla cessione dello stesso CR7. Il dato non è ufficiale, ma rappresenterebbe il quarto bilancio di fila in rosso con l'enorme passivo attribuito nell'ultimo anno alla pandemia. E con gran parte dei 90 milioni di stipendi risparmiati nel 2020 spostati nel bilancio '20-21.

Senza pubblico, anche l'Allianz è un buco nero.

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