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Tiro a segno Tottenham Nel disastro nerazzurro si salva il solo Cassano

Gli inglesi passeggiano su una squadra gruviera. FantAntonio sembra l'unico a provarci e crederci

Tiro a segno Tottenham Nel disastro nerazzurro si salva il solo Cassano

Se c'era una missione chiara da compiere era lasciare aperta la sfida di ritorno di questo ottavo di Europa league. Qualunque risultato sarebbe andato bene, anche una sconfitta di misura.

Tre a zero no. Mortifica tutto e non dà speranza. S'era capito che fregava zero questa Europa league, ma una squadra che pretende di portare in giro un blasone non può annegare a questo modo. I club che contano bucano qualche partita, a volte anche una stagione, ma è sempre una fatica da paura tirarle giù. Questa invece Inter ci va con troppa facilità, quattro gol a Firenze, tre a Bergamo, Udine, a Siena, con il Rubin, ieri sera. E potevano essere il doppio.
Tutti sapevano che Bale era una tempesta. Niente, ha tirato giù tutto ugualmente. Da piccolo voleva diventare un giocatore di rugby, ma c'è sempre qualcuno che ruba i sogni ai bambini, e così si è dato al calcio, non ce n'è una che giri bene quest'anno all'Inter. Adesso Bale quando incrocia qualcuno, specialmente l'Inter, lo spolpa.

Passano sei minuti e la mette di testa, lo contrastava Cambiasso, Handanovic spacciato. Dopo mezz'ora esatta identica azione, ancora lui, testa, fuori, paura forte, Handanovic sempre inchiodato. A quel punto l'Inter era già sotto di due reti e al confronto a Catania era andata meglio. Dopo dieci minuti la squadra sembrava già sulle gambe, ingenuità da calcio amatoriale, Ranocchia disastroso, centrocampo invisibile, Cassano solo a fare calcio.

Lui l'Inter ha anche tentato di trascinarla, proprio così. Ma il carico era troppo pesante per un solo uomo. Eppure se c'è stato un minimo di idea, tutto il merito era suo, su una cosa ha ragione: qui non si riescono a fare due passaggi consecutivi e la faccenda è avvilente. Quando al 42' ha servito Alvarez e un rimpallo lo ha favorito, l'argentino ha fatto rimpiangere il peggior Arnautovic: solo davanti a Friedel ha schiacciato il sinistro, il suo piede preferito, e ne è uscita una cosa brutta che ha trovato più la bandierina dell'angolo che la porta inglese. Intanto il Tottenham ogni volta che scendeva faceva il vuoto con una velocità tripla rispetto ai poveri interisti. Kovacic non si è letteralmente visto, eppure era in formazione, Cambiasso generoso, eroico e patetico, spiace dirlo. Ma il nulla è continuato, questa volta Strama il riparatore non ha trovato la perdita e la squadra ha continuato a fare acqua, naufraghi in maglia rossa a White Hart Line. Peggior figura non poteva esserci, neppure un tiro in porta, neanche in zona, dentro tutti i possibili arruolabili, un gruppo di ingessati avrebbe agito con più elasticità, Handanovic ha tenuto la squadra su un 3-0 quasi umano visto l'andazzo. Imbarazzo dei tifosi sugli spalti. E mentre trascorrevano i minuti di questo assurdo supplizio, ci si chiedeva quale senso può avere partecipare a una competizione europea se poi la si affronta sperando di uscirne alla svelta. È l'alibi che vogliamo concedere a Palacio e Stramaccioni.

Allora era meglio schierarli i Primavera, e non tenerli in panchina. Sicuramente avrebbero almeno messo giù più fiato in campo sapendo che domenica sera contro il Bologna di prato ne vedranno poco. Senza motivazioni e con le gambe steccate, l'Inter si è offerta al Tottenham che a tratti ha dato l'idea di non voler esagerare. La beffa però è un'altra, attorno al quarto d'ora del primo tempo, Gareth Bale si è gettato come una tinca in area senza che nessun interista lo toccasse. Si è preso un giallo per simulazione, era diffidato, salterà il ritorno a San Siro.

Già si annunciavano vuoti spaventosi dopo questa gara di andata, senza Bale i paganti staranno tutti su un'ascensore.

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