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La supersfida deciderà i padroni d’Inghilterra

La supersfida deciderà i padroni d’Inghilterra

Londra Si sono tolti l'antipatica etichetta di «vicini rumorosi» per diventare gli avversari da battere. Questa sera, ma anche nei prossimi anni. Perché ora il City di Mancini è una squadra vera, non più una presuntuosa collezione di campioni. Ecco spiegata l'attesa per lo scontro diretto dell'Etihad stadium (ore 21, diretta tv SkySport1 e Sky3D), già ribattezzato la madre di tutti i derby, e destinato non solo a stabilire le gerarchie cittadine ma soprattutto a condizionare l'epilogo della Premier League.

Perché in tre settimane, complice la vistosa flessione dello United, il City intravede l'aggancio al vertice: da -8 a -3 punti, e con una migliore differenza reti, decisiva in Inghilterra in caso di arrivo in parità. Proprio quando la squadra di Ferguson appariva lanciata verso il 20° titolo nazionale, il 13° dello scozzese, l'improvviso rallentamento. Che ha riportato in carreggiata il City e costretto lo stesso manager dello United ad un doloroso atto di contrizione: «In questo momento sono loro i nostri principali avversari in Premier League. Sono un'ottima squadra destinata a lottare per le prime posizioni per i prossimi anni. Per cui dobbiamo abituarci a giocare derby decisivi come questo. Il derby dei derby». Il più importante dei suoi 26 anni, con 25 vittorie nelle 44 stracittadine vissute sulla panchina dei red devils.

Una supremazia adesso minacciata dai nuovi ricchi. Che ritrovano Balotelli, ma lo mandano in panchina. Perché in questo momento Mancini non può rinunicare alla prolificità di Aguero (29 reti stagionali) né alla buona sorte garantita da Tevez: in cinque gare con l’apache titolare sono arrivati 15 punti. United in calo fisico, dunque, City sulle onde dell’entusiasmo e di un’attesa che dura dal 1968, anno dell’ultimo campionato vinto.

Ma Mancini fa catenaccio, nascondendosi anche dietro una buona dose di prudente scaramanzia. «Vincere il derby potrebbe anche non bastare perché nelle ultime due partite andremo a Newcastle e poi ospiteremo i Queens Park Rangers – le parole di Mancini -, mentre lo United avrà due partite comode». Contro Swansea e Sunderland, recita il calendario.

Certo è che l’eventuale vittoria nella stracittadina sarebbe un formidabile carburante per i citizens che sognano di centrare il primo double (doppia vittoria stagionale nei derby) per la prima volta dal 2007 dopo il largo successo dello scorso ottobre all’Old Trafford (6-1). Legittimando così i suoi numeri già da primato: miglior attacco del campionato con 87 gol, e miglior difesa con 27.
Molto più di un derby: stasera a Manchester si ridefinisce l’ordine del calcio inglese.

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