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Strasburgo: il premio Sakharov all'organizzazione russa Memorial

L'Ong è stata creata alla fine degli anni Ottanta per costruire un memoriale alle vittime dello stalinismo. Nella Russia post-sovietica, l'organizzazione è diventata la più autorevole voce a difesa dei diritti umani

Il Parlamento Europeo ha assegnato il Premio Sakharov per la libertà di pensiero a Lyudmila Alexeyeva, Oleg Orlov e Sergei Kovalev in rappresentanza dell'organizzazione Memorial e di tutti i difensori dei diritti umani in Russia. Lo ha annunciato a Strasburgo il presidente dell'Europarlamento Jerzy Buzek. La cerimonia di consegna del Premio si terrà il 16 dicembre a Strasburgo.
L'organizzazione denuncia la repressione politica nei Paesi dell'ex Unione Sovietica e lotta contro le violazioni dei diritti umani. Attribuendo il premio a questa organizzazione non governativa (Ong), ha detto Buzek, «speriamo di contribuire alla fine del circolo vizioso di paura e violenza che assedia i difensori dei diritti umani nella Federazione Russa».
Buzek, egli stesso un ex dissidente polacco, in un comunicato diffuso a Strasburgo e Bruxelles ha espresso la sua «soddisfazione personale nel poter annunciare oggi questa vittoria. Per un uomo che viene da Solidarnosc, che ha visto la Polonia lottare per la verità, che ha assistito infine alla vittoria della libertà, questo è un grande momento». Il presidente dell'Europarlamento ha infine auspicato di poter «far arrivare il nostro messaggio. Gli attivisti della società civile devono essere dappertutto liberi di esercitare il loro diritto a pensare e a parlare! La libertà di espressione è necessaria alla verità».
Memorial è stata creata alla fine degli anni Ottanta con lo scopo di costruire un memoriale alle vittime dello stalinismo. Nella Russia post-sovietica, l'organizzazione è diventata la più autorevole voce a difesa dei diritti umani. Apparteneva a Memorial anche Natalia Estemirova, l'attivista uccisa in Cecenia in luglio.

Il direttore dell'Ong, Oleg Orlov, uno dei tre premiati, il 6 ottobre è stato condannato da un tribunale di Mosca a risarcire il presidente ceceno Ramzan Kadyrov per diffamazione e obbligato a ritirare le sue dichiarazioni in cui accusava Kadyrov di essere responsabile dell'omicidio dell'attivista di Memorial Natalia Estemirova. Il 23 novembre 2007 Orlov è stato rapito in Inguscezia insieme a tre giornalisti, picchiato, torturato e minacciato di morte, poi rilasciato.

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