Roma

Taxi, si torna alla tariffa unica: ma ora dipenderà da traffico e chilometri

Il Codici boccia la delibera comunale: «Siamo alle solite, i cittadini saranno lasciati in balia delle speculazioni dei tassisti»

Roma dice addio alla doppia tariffa per le corse in taxi. La giunta comunale ha approvato ieri una memoria con la quale si stabilisce l'abolizione della «tariffa 2», quella extraurbana, e si ritorna a quella unica progressiva. Attualmente chi prende il taxi paga un prezzo per la tratta urbana che raddoppia dal momento in cui si abbandona il Grande raccordo anulare. Con il documento approvato in giunta, invece, si stabilisce una tariffa unica progressiva che sarà visualizzata sul tassametro e che rende più trasparente il costo finale dal quale, se è compreso un tratto extraurbano, va poi eliminato il 30 per cento. La progressività della tariffa dipende dai flussi di traffico e dal tragitto percorso.
Con la memoria, inoltre, si recepisce il protocollo firmato dal sindaco Alemanno e dai sindacati di categoria che prevede otto punti tra i quali l'effettivo funzionamento del polmone di sosta di Fiumicino e un potenziamento dei controlli del Git che sanzionerà chi utilizza metodi diversi. Il protocollo dichiara guerra ai noleggi con conducente che non rispettano il criterio di territorialità: chi ha acquisito la licenza in una qualunque città d'Italia non potrà esercitare a Roma. Poi, vengono messe in campo tutta una serie di regole per il decoro e la trasparenza come un abbigliamento consono dei tassisti e l'esposizione dei tariffari, tradotti anche in lingua straniera, negli alberghi, nelle stazioni e negli aeroporti.
«In questo modo - ha spiegato l'assessore comunale alla Mobilità Sergio Marchi - ci siamo impegnati a favore della trasparenza e di un servizio idoneo a cittadini e turisti nell'ottica della legalità». Di diverso parere il Codici l'associazione in difesa dei consumatori che, in un comunicato, lancia l'allarme speculazioni. «La nuova proposta della giunta comunale in materia di taxi che prevede l'abolizione della tariffa 2 - si legge nel comunicato - per introdurne un'unica non convince. Siamo alle solite, i cittadini saranno ancora lasciati in balìa delle speculazioni. Il Sindaco Alemanno subisce le pressioni delle lobby dei taxi e non garantisce l'utente. Questo provvedimento non farà altro che portare discredito a una città che viene considerata già tra le più care di Europa».

«Evidentemente - chiude il presidente Giacomelli - non è bastata la figura fatta con il ristorante il Passetto di Roma che è stata ripresa anche dalla stampa estera».

Commenti