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È tempo di amori estivi ma quando finiscono a soffrire sono gli uomini

Si accendono come paglia asciugata al sole, si nutrono di risate e pensieri leggeri, si spengono alla prima folata di vento autunnale. Gli amori estivi sono un film già visto. Eppure nessuno si tira mai indietro. Pazienza se poi, una volta a casa, si finisce a sfogarsi con le amiche, o gli amici, su Facebook. Per sei italiani su dieci innamorarsi d'estate è scontato, nel 74% dei casi però le storie vacanziere non superano i due mesi di vita. Con il risultato che uno su due si ritrova a subire le pene del cuore. Nei casi meno gravi un po' di depressione (87%), ansia (74%) e sbalzi d'umore (59%), nelle situazioni più dolorose anche sensazione di vuoto (44%), inappetenza (37%), calo dell'autostima (32%) e disturbi alimentari (13%). A radiografare il fenomeno ci ha pensato un'indagine commissionata dalla società "Pasqua vigneti e cantine" e condotta su oltre 1.500 utenti di forum, community e siti web di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Viene fuori che, a sorpresa, a soffrire di più sono gli uomini (54%), soprattutto i giovanissimi (64%) e i single di ritorno (58%).
Il luogo che più agevola la caccia al partner è il villaggio vacanze: si va a segno nel 66 per cento dei casi. Per i ragazzi però è la discoteca il posto ideale per flirtare (55%), seguita dalla spiaggia (43%). Gli ultratrentenni preferiscono la sala da ballo (60%) e il resort di lusso (54%). Agriturismo e hotel sono considerati un terreno meno fertile, apprezzati solo dagli over 40.
Per sette italiani su dieci l'essere liberi dalle preoccupazioni è il presupposto fondamentale per lasciarsi andare sotto l'ombrellone, gli altri stimoli sono il risveglio dei sensi e la possibilità di scoprire il proprio corpo (57%), i paesaggi e le atmosfere rilassanti (44%), il clima caldo (38%) e il maggiore tempo libero (29%). "In vacanza tutti offrono il meglio di sé per fare buona impressione nel tentativo di vivere pienamente la storia d'amore - sottolinea la psicologa Anna Oliverio Ferraris -. Ma al ritorno difficilmente le relazioni sopravvivono". Chi prova a tenere viva la fiamma, lo fa con gli sms (87%), con le e-mail (73%), i social network (62%), la webcam (51%) o la chat (46%).
C'è anche l'innamorato che non bada alle spese telefoniche (nel 64% dei casi), quello che si prodiga in regali (53%) o che macina chilometri per rivedere l'amata (42%). Non manca chi giura amore eterno con un tatuaggio (11%), ma solo il 26 per cento delle avventure agostane supera i due mesi. Nel 13 per cento dei casi la rottura arriva già alla fine della vacanza. I motivi per cui le storie scritte sulla sabbia svaniscono presto sono l'impossibilità di vivere la quotidianità (76%), la difficoltà a comunicare (65%), la gelosia (54%) e la mancanza di fiducia (41%). Il 33 per cento degli innamorati scopre invece di avere poco in comune, mentre il 21 per cento si fa riassorbire dallo stress lavorativo. Le conseguenze possono essere molto negative. "È come vivere un lutto - spiega la psicologa Marina Anzil Robertini - e non è semplice tornare allo stato psicofisico precedente la rottura".

Ma per riprendersi ci sono sempre i banchi di scuola e l'ufficio, dove a volte nascono amori che superano i due mesi.

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