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Terrorismo, in Germania chiusa cupola Reichstag Jena, finto allarme bomba

Una telefonata anonima ha minacciato la presenza di una bomba in una scuola di Jena. Le autorità tedesche hanno chiuso la cupola del Reichstag che sarebbe nel mirino di al Qaeda: guarda il video

Terrorismo, in Germania 
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Jena, finto allarme bomba

Berlino - Cresce la tensione in Germania dopo le rivelazioni della stampa tedesca sulla possibilità di imminenti attacchi terroristici. Le autorità tedesche hanno chiuso la cupola del Reichstag che sarebbe nel mirino del gruppo terroristico Al Qaeda. In mattinata una telefonata anonima ha minacciato la presenza di una bomba in una scuola di Jena che si è poi rivelato un finto allarme.

Chiusa la cupola del Reichstag Il portavoce del parlamento non ha fornito date per la possibile riapertura del Reichstag, meta obbligata dei turisti a Berlino. Sabato, il settimanale Der Spiegel aveva anticipato sul sito la notizia che il Reichstag fosse nel mirino dei terroristi di Al Qaida. Pochi giorni prima il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maziere, aveva confermato di aver innalzato il livello di allarme terrorismo. "Nel piano dei terroristi - scriveva lo Spiegel - la presa di ostaggi e un bagno di sangue in uno dei luoghi simbolici d’Europa. L’informatore della Bka, la polizia criminale tedesca, sarebbe un jihadista che si trova all’estero e che avrebbe parlato telefonicamente più volte negli ultimi giorni con il Bundeskriminalamt". A suo dire il commando jihadista è composto di sei persone, due delle quali si trovano a Berlino gia da otto settimane. Altri quattro terroristi, un tedesco, un turco, un nordafricano e un quarto uomo di nazionalità sconosciuta, sarebbero pronti a partire. L’attacco è previsto per febbraio o marzo del prossimo anno.

Il finto allarme bomba a Jena Con una telefonata anonima degli sconosciuti hanno annunciato questa mattina a presenza di una bomba in una scuola di Jena, vicino a Lipsia. L’edificio è stato immediatamente evacuato: 550 studenti delle medie e superiori sono stati fatti uscire dalla scuola. Una collaboratrice della scuola, Hella Teichmann, ha riferito alla Bild: "Una voce giovane, maschile, ha detto semplicemente: c’è una bomba nella scuola. E' stata una telefonata molto breve e precisa".

Dopo ore di ricerche le forze dell'ordine hanno però fatto sapere di non aver trovato alcun ordigno all'interno della struttura scolastica.

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