Terrorismo

"Rischio di attacchi". Natale blindato per la minaccia islamista

Il commissario Ue Ylva Johansson ha annunciato lo stanziamento di 30 milioni per la protezione dei luoghi di culto. I servizi segreti tedeschi segnalano un "aumento significativo" della minaccia terroristica. E Israele avverte i suoi cittadini: "Non esponete cartelli ebraici in Europa"

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Con l’avvicinarsi del Natale, in tutta Europa sale il livello di allerta per possibili attacchi terroristici. Il commissario per gli Affari interni dell’Unione Ylva Johansson lo ha ribadito martedì 5 dicembre, poco prima dell’inizio del Consiglio dei ministri degli Interni degli Stati membri: “Con il deterioramento della situazione in Medio Oriente e l’arrivo delle festività, c’è un grande rischio di attacchi terroristici in Europa e questo sarà uno dei punti importanti affrontati oggi dal Consiglio: aggiungiamo 30 milioni di euro per la protezione dei luoghi di culto”.

I rischi di attentati legati al conflitto tra Israele e Hamas erano già stati sottolineati dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), i servizi segreti interni tedeschi, che in un rapporto diffuso il 29 novembre hanno segnalato un “aumento significativo” della minaccia terroristica a causa della guerra e il “potenziale di rischio per possibili attacchi terroristici contro individui e istituzioni ebraiche e israeliane e contro l’Occidente”. Il Bvf, inoltre, ha riferito di star osservando appelli agli attacchi condivisi da soggetti legati al jihadismo e un “agganciarsi” di Al-Qaeda e Stato islamico al conflitto attualmente in corso in Medio Oriente. “Il pericolo è reale e più alto di quanto non sia stato per molto tempo”, ha dichiarato il presidente del Bfv Thomas Haldenwag, che ha sottolineato il rischio costituito dai cosiddetti “cani sciolti”, i soggetti che agiscono da soli attaccando obiettivi “morbidi” con mezzi semplici.

Ne è un esempio l’islamista che, sabato 2 dicembre, ha attaccato i turisti che passeggiavano sul ponte Bir Hakeim di Parigi al grido di “Allah Akbar”, uccidendo un cittadino tedesco di nazionalità filippina e ferendo altre due persone. L’attentatore, Armand Rajabpour-Miyabdoab, è un 26enne di origine siriane, francese di seconda generazione, e aveva giurato fedeltà all’Isis. Al momento del suo arresto, ha dichiarato di voler morire da martire e che la Francia è complice delle azioni di Israele”. Un altro caso è l'aspirante terrorista fermato a Helmsted, in Bassa Sassonia, il 21 novembre e da allora in custodia cautelare. Secondo quanto riferito dal Der Spiegel, il 20enne iracheno stava pianificando un attacco con un coltello al mercatino di Natale di Hannover. Il giovane era finito nel mirino delle autorità per una chat con un membro dell’Isis, in cui aveva espresso la sua intenzione di compiere un attentato in un luogo affollato durante l’Avvento.

Anche il Consiglio di sicurezza israeliano ha alzato il livello di allerta per i suoi cittadini in procinto di effettuare viaggi nei Paesi europei, in particolare Francia, Germania e Regno Unito, portandolo a due su cinque. “Non stiamo dicendo agli israeliani di non andare in Europa, ma di essere più vigili del solito”, ha spiegato un alto funzionario di Tel Aviv, invitando i connazionali “evitare di esporre cartelli israeliani ed ebraici ed evitare assembramenti”.

La stessa fonte ha però chiarito che è possibile partecipare agli eventi di Hanukkah in luoghi sicuri, ma di prestare attenzione, perché “proprio come gli israeliani possono andare agli eventi, così possono fare le organizzazioni terroristiche”.

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