Musica

Torna tutto il meglio degli eterni Beach Boys che hanno "surfato" ogni onda del rock

Sono uno dei gruppi più longevi della storia e ora due cofanetti raccolgono i loro successi

Torna tutto il meglio degli eterni Beach Boys che hanno "surfato" ogni onda del rock

È l'unico gruppo che può festeggiare i 60 anni di attività. Da quel lontano 1962 in cui debuttarono a Hawthorne, cittadina della California, i Beach Boys non sono stati soltanto il simbolo della musica surf e della vita spensierata delle spiagge californiane anni Sessanta, ma anche uno dei gruppi più influenti nella storia del rock. Non a caso il loro album Pet Sounds, per la critica di tutto il mondo, contende a Sgt. Pepper dei Beatles il titolo di miglior disco della storia del rock e la canzone Good Vibrations, che li fece volare nel 1966, è al primo posto nella classifica di Rolling Stone come miglior singolo di musica pop.

I tre fratelli Brian (considerato uno degli artisti più influenti del rock e oggi ottantenne), Dennis e Carl Wilson, Mike Love, Al Jardine e Bruce Johnston sbaragliarono tutti i gruppi nati in una California che viveva, allora, la sua stagione d'oro tra spiagge assolate, surf e spensieratezza. C'erano tanti gruppi come i Joyness che volevano lanciare quella nuova musica come colonna sonora delle cavalcate sulle onde definita surf music, ma i Beach Boys sbaragliarono tuttti piazzando 36 singoli nella Top 40 americana e 56 nella classifica dei primi 100 dischi.

Per celebrarli escono due cofanetti e alcuni video inediti. I dischi sono l'antologia Sounds of Summer, ampliata da 30 a 80 brani e il box di cinque cd degli anni Settanta Feel Flows: The Sunflower & Surf's Up Sessions 1969-1971.

Il primo cofanetto mostra tutto il meglio del loro stile primigenio (perchè poi spaziarono con inventiva i tutti i generi e tutti gli stili, con le twanging guitars dal tipico suono vibrato e le splendide armonie vocali che caratterizzarono il loro stile. Ci sono tutti i successi, da Surfin' a Surfin' Safari, da Good Vibrations alla celeberrima Barbara Ann per ricostruire con un po' di nostalgia un periodo felice e lontano (sembra di vivere in un altro mondo). «È difficile credere che siano passati 60 anni - ha detto Brian Wilson - da quando abbiamo firmato con la Capitol Records pubblicando il nostro primo album, Surfin' Safari. Nel 1962 eravamo solo ragazzini e non avremmo mai potuto sognare dove ci avrebbe portato la nostra musica, che avrebbe avuto un così grande impatto sul mondo, che sarebbe stata ancora amata e che avrebbe continuato ad essere scoperta generazione dopo generazione. Questo è un traguardo importante che siamo tutti molto onorati di aver raggiunto. E ai nostri incredibili fan, quelli di sempre e quelli più recenti, non vediamo l'ora di proporre altre cose della nostra carriera».

Ancora grandi sorprese ci aspettano quindi, visto che la band fu iperproduttiva e incise dodici album in quattro anni, ( dovrebbero uscire nuove versioni di Carl and the Passions - So Tough e Holland) anche se la vita felice e spensierata che cantavano i Beach Boys fu in netto contrasto con la loro vera esistenza.

Brian Wilson ha avuto una vita estremamente tormentata, preda di problemi psichici che lo hanno tenuto in strutture riabilitative per molti anni. i suoi problemi, ancorchè all'epoca leggeri, iniziarono nel 1964, quando non potè partire in tour con la band e venne sostituito da Glen Campbell, in seguito stella della country music. Brian quando era fuori si comportava in modo quantomeno strano; tra le altre cose aprì un negozio esoterico che si chiamava Il Ravanello Pallido e fece scavare una buca nel salotto di casa, riempiendola di sabbia per poi posarci sopra il suo pianoforte. La sua salute e le liti tra i sei (i tre fratelli contro gli altri tre calcolando anche che Mike Love era cugino dei Wilson) lasciarono a metà dischi storici come Smile che uscirono molti anni più tardi. Oggi Wilson - guarito completamente - continua a pubblicare dischi da solo e l'ultimo è appunto At My Piano dello scorso anno. Dennis Wilson invece frequentava assiduamente Charles Manson e la sua famiglia in una vita sfrenata e pericolosa. Incise anche un brano scritto da Manson ma poi litigarono e Manson gli fece recapitare a casa una pallottola come oscuro avvertimento. Poi Dennis, provetto nuotatore, fu trovato annegato in circostanze piuttosto misteriose.

Il secondo cofanetto, Feel Flows, è molto interessante e ricco di inediti anche se si riferisce agli anni Settanta, quando i Beach Boys furono travolti dall'ondata rock e della psichedelia. Questi sono comunque signori dischi, dove tutta la band trova spazio compositivo proponendo buone canzoni e eleganti armonie vocali come la gioconda Add Some Music to Your Day o Surf's Up nella versione originale del 1966 cantata da Brian più inediti come Need a Mess of Help to Stand Alone e Marcella.

La chicca del cofanetto è un pugno di canzoni solo voce (acappella) che esalta le qualità vocali di questo straordinario sestetto.

Commenti