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Trump sfida Tillerson: "Facciamo un test per confrontare l'intelligenza"

Il presidente Trump respinge l’ipotesi che il suo Segretario di Stato Rex Tillerson gli abbia dato dell’ idiota ma tuttavia chiarisce "che lui è più intelligente del Segreteario di Stato" e suggerisce di fare "il test del quoziente intellettivo per provarlo"

Trump sfida Tillerson: "Facciamo un test per confrontare l'intelligenza"

Scintille alla Casa Bianca tra il presidente e il segretario di Stato, Rex Tillerson. Tutto nasce da un epiteto che Tillerson avrebbe usato parlando del commander-in-chief. Ne ha parlato per prima l'emittente tv Nbc: in una riunione del 20 luglio scorso al Pentagono il segretario di Stato avrebbe detto che Trump è un "moron" (idiota). Il presidente in quel momento non c'era ma in molti avrebbero sentito quella parola. Dopo poco la Nbc aveva dato per imminenti le dimissioni di Tillerson, non tanto per la battuta ma perché con una serie di tweet Trump aveva di fatto esautorato la sua visita in Cina. Ma il vicepresidente Mike Pence ha convinto Tillerson a restare.

Poco dopo Tillerson ha convocato una conferenza stampa per smentire le dimissioni. Ma non ha smentito di aver dato dell'idiota al presidente, limitandosi a definirlo "smart" (brillante, intelligente). Quando più tardi hanno chiesto a Trump se avesse ancora fiducia in Tillerson la portavce del presidente, Sarah Huckabee Sanders, ha risposto in questo modo: "Quelli di cui non ha fiducia li ha già licenziati".

Oggi si registra un nuovo capitolo della vicenda. Trump dice di non credere che il suo segretario di Stato lo abbia davvero definito un "idiota". Ma, nel caso fosse vero, se ne esce con una battuta-provocazione: "Dovremmo confrontare i nostri quozienti di intelligenza, penso di sapere chi vincerà". Il presidente americano ha commentato così, in un'intervista alla rivista Forbes la notizia pubblicata da Nbc .

Tillerson parlando ai giornalisti ha negato di aver mai pensato di dimettersi ed ha difeso il suo rapporto con il presidente. Si è rifiutato, però, di dire se sia vero o meno che abbia insultato Trump, aggiungendo che si tratta di una questione "inconsistente".

Il suo portavoce, Heather Nauert, ha voluto puntualizzare che il segretario di Stato non usa "questo tipo di linguaggio per parlare del presidente degli Stati Uniti, né di nessun altro".

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