Il Bestiario

Il Bestiario, il Fazigno

Il Fazigno è un leggendario animale che per quarant’anni ha occupato la tv di stato inventandosi il buonismo televisivo

Il Bestiario, il Fazigno

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Il Fazigno è un leggendario animale che per quarant’anni ha occupato la tv di stato inventandosi il buonismo televisivo.

Il Fazigno è un essere mitologico conosciuto anche come The King of the Buonism. Il Fazigno è il massimo sostenitore dell’atteggiamento che si basa sull’essere buoni, tolleranti e comprensivi a discapito del realismo e dell’uso corretto della ragione. E’ quell’atteggiamento che passa per essere peculiare degli intellettuali, ma che in realtà nasconde un provincialismo disarmante, che tende a relativizzare i problemi sociali e morali. Il buonismo, in realtà, è solo un atteggiamento di facciata che nasconde ben altri intenti.

Il buonismo televisivo del Fazigno è sempre contro. Non è un valore assoluto, è una ideologia che nascostamente, dietro un sorrisetto e una battutina, si scaglia contro chi la pensa diversamente. Il Fazigno ha l’abilità di non metterci mai la faccia, perché lui deve apparire veramente buono e paziente, e fa fare il lavoro sporco ai suoi gregari, comici, virologi, attori e capitani di vascello, che finge di tenere a freno nel grande gioco delle parti. Così i suoi alter ego si possono permettere di dire la qualsiasi contro il nemico arrivando anche all’insulto personale perché non c’è peggior violento di un buonista.

Il Fazigno finge di essere un libero pensatore, ma non lo è per nulla. Esso ripete pari pari il copione scritto dal potere del pensiero dominante, anch’esso buonista e corretto. Il Fazigno è infatti assolutamente prevedibile, i suoi argomenti ricalcano la scaletta di un qualsiasi telegiornale. Il paradosso del Fazigno è che gioca a fare la vittima al potere. Tutto il mondo è contro di lui e dei suoi compari che si consolano con guadagni milionari.

Per mantenere la sua posizione che è durata ben quaranta anni, come la vituperata Democrazia Cristiana, il Fazigno ha leccato con abbondante saliva coloro che gli hanno consentito di mantenere il suo ruolo di mattatore più pacato della televisione di stato. Ma non era pacatezza era noia. I suoi fan lo difendono per essere stato l’inventore di un format televisivo culturale, dimenticando che un conduttore che intervista ospiti e comici sta solo copiando il Letterman Show e che la vera cultura appartiene a tutti altrimenti si chiama propaganda ideologica di parte.

Il Fazigno migrerà con i suoi compagni verso altri lidi continuando a seminare buonismo televisivo al fine di ingrassare il suo portafoglio di povero compagno di sinistra vittima di coloro contro i quali si è scagliato impunemente.

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