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Università e sviluppo, la Cattolica in Congo apre Scienze politiche

L'istruzione come strumento per formare gli amministratori e la classe politica del futuro. A Kinshasa sono già 2.300 gli studenti dell'ateneo, in 250 già pronti a iscriversi al nuovo corso. Il Movimento cristiano lavoratori raccoglie fondi per finanziare l'iniziativa

L'educazione coniugata allo sviluppo. Il principio è aiutare i popoli in difficoltà a casa loro. Favorendo, insieme al progresso economico, quello sociale e culturale. E così l'obiettivo è aprire entro il prossimo mese di settembre la facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Kinshasa, in Congo. Per promuovere l'iniziativa è arrivato in questi giorni in Italia il rettore dell'Università Cattolica del Congo don Jean-Bosco Matand Bulembat. Per lui una serie di incontri dopo aver ricevuto l'incarico della Conferenza episcopale dei vescovi congolesi di inaugurare il nuovo polo educativo. L'obiettivo, spiega, è strutturare una facoltà che sia in grado di formare i futuri governanti e la futura classe politica. Un compito quantomai importante in vista di un programma di sviluppo per il quale servono aiuti finanziari e progetti. "Possiamo aiutare questo popolo regalando cibo - spiega Peppino Falvo, consigliere nazionale del Movimento cristiano lavoratori - ma l'istruzione serve ancora di più. Il nostro scopo è formare gli amministratori e la classe politica del futuro".
Tra gli appuntamenti di don Jean-Bosco Matand Bulembat, quello con il provveditore agli studi della Provincia di Varese Claudio Merletti, gli assessori della Regione Lombardia alla Famiglia e alla Solidarietà sociale Giulio Boscagli e al Commercio, Fiere e Mercati Franco Nicoli Cristiani, l'onorevole Giuseppe Galati a Montecitorio e il dottor Di Matteo, vicepresidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori. Importante l'incontro con il rettore dell'Università Cattolica di Milano Lorenzo Ornaghi che ha assicurato il suo appoggio all'iniziativa. Con l'impegno, ad esempio, a mettere a disposizione degli studenti africani alcuni posti nei dottorati di ricerca che si tengono presso l'ateneo milanese. Anche la Provincia di Varese ha promesso di esportare a Kinshasa alcuni corsi di formazione professionale (per parrucchieri, cuochi e floricoltori) finanziati grazie ai fondi europei messi a disposizione degli enti locali. Per l'apertura delle facoltà servono, invece, finanziamenti per almeno due milioni di euro. "Speriamo ci arrivino dai fondi destinati dai contribuenti con il 5 per mille del modello 730 - spiega Falvo insieme al vicepresidente del Movimento cristiano lavoratori Noè Ghidoni - Siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento nella sede di viale Monza 137". Finora il Movimento cristiano lavoratori è riuscito a ristrutturare le scuole congolesi dedicate all'istruzione primaria. Bambini in classe, dunque, ma ora è necessario passare anche all'istruzione universitaria. Ampliando le strutture. E, se possibile, inaugurando al più presto la nuova laurea in Scienze politiche.
Le facoltà della Cattolica di Kinshasa già in attività sono Teologia, Filosofia, Economia e sviluppo, Diritto canonico e Comunicazione sociale. In totale già oltre 2.300 studenti. "Stimiamo - assicura il rettore Matand Bulembat - almeno 250 domande di ingresso al primo corso della facoltà di Scienze politiche.

Molte famiglie ci hanno già inviato le richieste di iscrizione".

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