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Apple rischia un Natale senza smartwatch

Cupertino ha perso una battaglia legale con un’azienda medicale: avrebbe sottratto uomini e idee per il chip che rileva la pressione del sangue. Tim Cook si appella a Biden e intanto annuncia che da giovedì toglierà gli Apple Watch dai negozi Usa

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Immaginate un Natale senza Apple Watch, il che vorrebbe dire veder sparire quasi uno smartwatch su due dai negozi, visto che la Mela in materia detiene circa il 45% della quota venduta nel mondo. Impossibile? Eppure sta succedendo, visto che l’azienda di Cupertino ha annunciato di voler sospendere le vendite online negli Stati Uniti dei suoi smartwatch di punta a partire da giovedì e nei punti vendita al dettaglio alla vigilia di Natale. Il motivo? Questione di brevetti e di una sconfitta legale che rischia per la volta di mettere al muro Tim Cook e i suoi.

La disputa riguarda una tecnologia utilizzata per monitorare il battito cardiaco. Per una battaglia in tribunale che ha avuto inizio due mesi fa, quando Apple appunto è stata dichiarata colpevole di violare i brevetti detenuti da Masimo, azienda di tecnologia medica con sede in California, e con l’ordine della Commissione internazionale per il commercio che ha intimato di interrompere la vendita in Usa degli Apple Watch Series 9 e Watch Ultra 2 dopo le festività natalizie. L’accusa, insomma, è stata trovata fondata: Apple avrebbe rubato le menti migliori, tra cui dirigenti chiave, per sviluppare un orologio dotato di pulsossimetro, una tecnologia brevettata da Masimo stessa. E aveva a quel punto due mesi di tempo per raggiungere un accordo di licenza o appellarsi all'amministrazione Biden per ribaltare la decisione. Forse per l’abitudine di considerarsi sempre dalla parte della ragione Cupertino ha scelto la seconda strada, ma per il momento – a differenza del passato (quando accadde lo stesso per iPhone e iPad, ma la sentenza che dava ragione a Samsung fu bloccata immediatamente da Barack Obama), il presidente Usa non ha risposto.

La mossa di togliere Apple Watch dal mercato si legge quindi anche come una sorta di pressione perché questa risposta (positiva) arrivi, ma Masimo comunque intende andare avanti: il CEO Joe Kiani ha offerto come soluzione la vendita ai rivali del chip attualmente utilizzato nell'orologio W1, approvato dalla Food and Drug Administration e che utilizza algoritmi avanzati per monitorare la ricchezza di ossigeno del sangue nelle arterie. Ma a questa proposta Cook ha comunque risposto di voler perseguire tutte le strade legali per ottenere il ribaltamento di una decisione che colpisce duramente una parte del business valutato quasi 20 miliardi di dollari nelle vendite, rispetto agli oltre ai 380 miliardi totali annui. E che rappresenta anche, come detto, gran parte della quota globale. Il conto alla rovescia è dunque cominciato, ma non c’è solo il Natale in ballo: se davvero sotto l’albero dovessero sparire gli Apple Watch, si aprirebbe un fronte inedito sulle controversie che riguardano i brevetti.

E le Big Tech potrebbero cominciare a tremare davvero.

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