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Gli inglesi cancellano il primo aprile: "Tutto il 2020 è uno scherzo"

Molti utenti inglesi hanno lanciato un appello su Twitter affinché si cancelli ila giornata dedicata alle burle; secondo loro il 2020 è stato fino a oggi tutto un grande scherzo

Gli inglesi cancellano il primo aprile: "Tutto il 2020 è uno scherzo"

Oggi è il primo aprile, solitamente la giornata dedicata allo scherzo, il classico pesce d'aprile, una giornata che molti di noi aspettano per dar sfogo alla fantasia e inventare burla da fare a parenti e amici. Ma la situazione che stiamo vivendo, con il pericolo coronavirus e le regole di quarantena da rispettare durante questa pandemia, ad alcuni ha fatto perdere la voglia, l'interesse verso questa giornata, soprattutto a molti inglesi. Infatti, questi ultimi hanno lanciato un appello su Twitter rivolgendosi ai concittadini e chiedendo loro di abbandonare per quest'anno ogni forma di battuta scherzosa in nome del fatto che già il 2020 è stato finora un enorme scherzo.

Secondo i dati, nel Regno Unito il numero di pazienti a cui è stato diagnosticato il coronavirus sembra si stia stabilizzando, con soltanto un 14% in più di pazienti positivi rispetto a ieri. Ma ritornando alla questione relativa al pesce d'aprile, molti su Twitter chiedono di non festeggiarlo.

Un utente ha scritto così: "Possiamo tutti essere d'accordo ora che non ci sarà bisogno del primo di aprile? Sono favorevole a usare l'umorismo per superare un momento difficile ma non credo di riuscire a individuare la differenza in questo momento!" Un altro scrive che in questo periodo, ogni giorno sembra essere il primo aprile. Un altro ancora ha sottolineato come questa giornata sia stata annullata quest'anno perché nessuno scherzo avrebbe potuto mai eguagliare ciò che sta succedendo nel mondo in questi giorni. Inoltre, c'è anche chi si dichiara scioccato per aver visto i propri amici di Facebook prepararsi a fare scherzi a tema coronavirus.

Le origini sulla nascita del pesce d'aprile sono abbastanza difficili da definire. Ciò che si sa è che esso ha origini secolari; sono stati trovati riferimenti sin dall'epoca medievale, in un poema scritto dal poeta Geoffrey Chaucer. Nel poema narrativo The Nun's Priest's Tale, un fiero gallo parlante chiamato Chauntecleer viene ingannato da una volpe, a 32 giorni dall'inizio di marzo, dunque il primo aprile. Inoltre, a livello storico, secondo la teorica più accreditata, il tutto risale al 1500, quando in Europa si usava celebrare il capodanno tra il 25 marzo e il primo aprile.

Quando poi si è deciso di adottare il calendario gregoriano, il capodanno è stato spostato al primo di gennaio. Siccome molti non hanno accettato il cambiamento, è nata l'usanza tra il popolo di scherzare scambiandosi doni finti il primo aprile.

Forse è anche giusto trovare del tempo per cercare di far sorridere chi quel sorriso l'ha perso per colpa di un virus che si propaga silenziosamente; l'importante, però, è scherzare nel modo giusto, nel rispetto di chi porta dentro di sé una sofferenza indescrivibile.

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