Ciclismo

Giro, volata perfetta per Milan, che trionfa ad Andora. In rosa sempre Pogacar

In una tappa con poche salite, con una fuga ripresa a poco dall'arrivo, si decide tutto in volata. Ad avere la meglio è il ciclista friulano, che ne ha più di tutti e vince la prima tappa a questo Giro

Giro, volata perfetta per Milan, che trionfa ad Andora. In rosa sempre Pogacar
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Dopo la delusione di ieri, quando era stato bruciato dal belga Merlier, Jonathan Milan riesce a spuntarla sui rivali e trionfare nella volata di gruppo che decide la quarta tappa del Giro d’Italia. In una tappa con poche salite, dominata da una fuga che viene riassorbita a pochi chilometri dall’arrivo ma gli ultimi chilometri sono spettacolari. Filippo Ganna prova un’azione sulla salita del Capo Mele, guadagna qualche secondo ma viene ripreso poco prima del rettilineo finale. A questo punto, lanciato alla grande da Consonni, il ciclista friulano resiste alla rimonta dei rivali e porta a casa la prima vittoria in questo Giro.

Subito una fuga

La quarta tappa del Giro 2024 si movimenta subito, con un attacco immediato del ciclista della Polti-Kometa Francisco Muñoz, seguito rapidamente da De Bod, Calmejane e Filippo Ganna. Se il ciclista dell’Intermarché è tra i più attivi in queste prime tappe, sorprendente l’uscita dell’olimpico azzurro, che la Ineos potrebbe forse impiegare meglio più avanti. Il gruppo tiene d’occhio la fuga, il cui lavoro è complicato parecchio dalla pioggia e dopo una ventina di chilometri Ganna decide di rialzarsi e viene rapidamente riassorbito dal gruppo. Il trio di testa rimane a circa 2’30” di vantaggio ed il peloton sembra avere poca voglia di riprenderli.

Giro 2024 tappa 4 fuga

Con la strada che sale progressivamente verso l’unico Gpm di giornata, la salita del Colle del Melogno, il gruppo lascia fare, con la fuga che arriva a 4’15” di vantaggio a 138 chilometri dal traguardo. Con la velocità media che cala nonostante le strade asciutte, Muñoz arriva primo al traguardo volante di Calizzano mentre nel gruppo Groves riesce a battere Merlier nel mini-sprint. Il belga, comunque, riesce a scavalcare Jonathan Milan nella classifica a punti. La salita del Melogno vede un cambio di ritmo nel gruppo, che riduce il vantaggio dei fuggitivi a circa 4 minuti: Calmejane non se ne preoccupa, batte i compagni di fuga e porta a casa i punti per la classifica scalatori, consolidando la sua seconda posizione dietro a Pogacar.

Pioggia e cadute

La pioggia rende la vita dei ciclisti più complicata, specialmente in discesa. Il primo a finire a terra è la prima maglia rosa di questo giro, Jhonatan Narváez, ma l’ecuadoregno riesce a risalire subito in sella. A dare il ritmo al gruppo ci pensano i gregari della Visma e della Lidl, che avranno il compito di tirare la volata agli specialisti Kooij e Milan. Lo sprint dell’Intergiro vede Muñoz andarsene per evitare volate, ma, una volta presi i punti, viene rapidamente raggiunto dai compagni di fuga. Tre minuti dopo, nel gruppo stavolta è Kooij a spuntarla su Groves nella volata, prendendosi qualche punto. A 65 chilometri dal traguardo, però, l’asfalto scivoloso causa la peggiore caduta di giornata: diversi ciclisti, inclusi Gaviria, O’Connor e l’eritreo Girmay volano a terra. Ci vuole qualche minuto prima che riprendano la corsa ma l’africano sembra aver preso una brutta botta all’anca.

Calmejane si rialza sui pedali e viene riassorbito dal gruppo ma poco dopo Girmay cade di nuovo a terra: i medici lo controllano e, temendo una concussione, gli consigliano di abbandonare il Giro. Grande delusione per il ciclista eritreo, che abbandona il percorso in ambulanza. Il peloton a questo punto dimezza il vantaggio del duo di testa in pochi chilometri. Poco prima di arrivare sulla costa ligure, il gruppo si spezza in due sul traguardo volante, con Milan, Kooij e Pogacar che guadagnano una trentina di secondi di vantaggio sul resto. Lo strappo viene ricucito in pochi chilometri: difficile che si vedano azioni importanti prima di arrivare alla salita di Capo Mele, a soli 3 chilometri dal traguardo.

Ganna scatta, volata per Milan

A 35 chilometri dall’arrivo, il gruppo accelera per riprendere la fuga prima degli ultimi chilometri: con solo 1’53” di vantaggio, difficile che De Bod e Muñoz riescano a resistere fino all’arrivo. Visto che non succede molto, gli spettatori almeno possono godersi lo spettacolo della splendida costa ligure e le strade ben note agli appassionati della Milano-Sanremo. Nonostante i grandi sforzi del duo di testa, il peloton guadagna secondi su secondi, portandosi a circa 1’20” di vantaggio a 25 chilometri dall’arrivo.

Giro 2024 tappa 4 Merlier costa

Gran lavoro comunque quello del sudafricano della Ef, specialista delle cronometro, anche se il ritmo impresso al gruppo da Visma, Lidl e Soudal è troppo sostenuto. A 16 chilometri dal traguardo, il vantaggio dei fuggitivi si riduce a 38 secondi, con le squadre dei velocisti che iniziano a lottare per la posizione migliore. A 7 chilometri dall’arrivo, il vantaggio del duo di testa si riduce a soli 18 secondi ma la battaglia vera si scatenerà ai piedi della salita di Capo Mele. La fuga finisce praticamente ai 5 chilometri e subito dopo Filippo Ganna mette un attacco importante, guadagnando però solo poche decine di metri. Il velocista si lancia nella discesa, fortunatamente asciutta ma all’ultimo chilometro il gruppo è a soli 5 secondi e lo riprende prima del rettilineo finale. Kooij parte un po’ troppo presto ma Milan ne ha più di tutti e riesce a trionfare.

Giro 2024 tappa 4 Milan volata 2

La classifica

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La tappa di domani

La carovana del Giro d’Italia approda in Toscana con una tappa molto simile a quella di oggi. Dislivello complessivo identico, 1.700 metri, lunghezza però inferiore di 12 chilometri per un percorso decisamente ondulato. Dalla partenza a Genova, i primi 62 chilometri sono più movimentati, fino ad arrivare al Gpm più alto di giornata, il 3a categoria del Passo del Bracco.

Giro 2024 tappa 5 altimetria

Da qui in avanti la strada è più in discesa, almeno fino al primo traguardo volante di Ceparana. La fase critica della tappa potrebbe arrivare, però, 50 chilometri dopo, con il traguardo di Camaiore ed il Gpm di 4a categoria del Montemagno in rapida successione.

Gli ultimi 11 chilometri sono movimentati da una curva secca a 2,5 chilometri dall’arrivo ed un rettilineo finale di 350 metri.

Giro 2024 tappa 5 planimetria

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