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"Effetto Natale" su benzina e spesa: cosa succede ai prezzi e quanto si risparmia

Secondo il Codacons anche a ottobre le vendite registrano l’ennesimo crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -4% a fronte di un aumento in valore del +0,3%

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Natale più leggero in arrivo. La benzina è diminuita ai minimi del 2023, così anche alcuni prodotti come zucchero, uova e olio di semi e anche la tariffa del gas che costa poco meno. I cali di prezzo non sono particolarmente consistenti ma è comunque un buon segno. Ecco tutte le cifre.

I prezzi del carburante

Il prezzo della benzina, secondo l’analisi di Staffetta Quotidiana, il giorno 6 dicembre 2023 ha raggiunto il livello minimo rispetto all’anno ed è sceso sotto la cifra di 1,80 euro. Anche il gasolio è diminuito infatti rispetto ai livelli di fine luglio-inizio agosto il diesel self service scende a 1,773 euro/litro (-2, compagnie 1,775, pompe bianche 1,768). Secondo l’Unione Nazionale consumatori dal 6 novembre ad oggi, un litro di benzina self cosa meno di circa 6 cent, con un calo del 3,1%, ovvero un totale di 2 euro e 86 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il ribasso è di oltre 7 cent al litro, -4%, pari a 3 euro e 72 cent a rifornimento. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

La spesa

Buone notizie anche per la spesa, infatti secondo il Codacons “anche a ottobre le vendite registrano l’ennesimo crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -4% a fronte di un aumento in valore del +0,3%. Questo significa che, al netto dell’inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie, gli acquisti calano in volume per complessivi 32,5 miliardi di euro annui, pari in media a -1.260 euro su base annua a famiglia”. In merito agli alimentari e al carrello della spesa l’inflazione risulta ancora particolarmente elevata rispettivamente del 6,1% e del 5,8%.

Per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, i dati danno dei segnali in vista della stagione natalizia sul fronte del commercio: “Scongiurato, almeno per ora, il rischio di un Natale in bianco sul fronte dei consumi. Infatti, finalmente, non solo salgono le vendite in valore, gonfiate a dismisura dall'inflazione, ma anche quelle in volume, perlomeno rispetto a settembre. Uno spiraglio di luce che fa sperare in una ripresa del commercio”.

L’inflazione

L'Unione Nazionale Consumatori ha effettuato uno studio sui dati Istat riferiti all’inflazione di novembre. Sono quindici i prodotti che sono scesi di prezzo. Tra i prodotti virtuosi troviamo l’olio, specifichiamo che non è quello d’oliva, il quale è diminuito dell’1,8% mentre lo zucchero ha subito un ribasso dello 0,9% sul mese precedente, la metà se confrontato con l'olio. Il costo delle uova è diminuito dello 0,7% mentre confetture, marmellate e miele dello 0,6% ma a ottobre sono rincarate dello 0,9%. Riso, the e cacao e cioccolato in polvere hanno registrato un -0,4%. Gli altri ribassi non sono particolarmente importanti, infatti vanno dallo 0,2 allo 0,1%. Gli unici prodotti che iniziano a diminuire dal mese di ottobre sono patatine fritte, frutti di mare surgelati e vegetali freschi.

Calano le bollette

Arera ha comunicato che dall’1 novembre 2023 la bolletta del gas è diminuita dell’1,3% all’interno del mercato tutelato. In base allo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo in tutela il -1,3% si tratta di versare 19 euro in meno su base annua, precisamente 18,90 euro. Complessivamente la spesa totale dall’1 novembre 2023 al 31 ottobre 2024 va da 1.486 a 1.467 euro. L'importo della bolletta elettrica aumenta dell'18,6% nel quarto trimestre dell'anno, secondo quanto comunicato da Arera a fine settembre. Questo si traduce in un aumento di circa 120 euro annui per le famiglie nel mercato tutelato, portando la spesa totale a circa 2.030 euro all'anno, considerando anche le tariffe attuali del gas.

Si prevedono ulteriori aumenti a gennaio e nel primo trimestre del 2024, e il passaggio al mercato libero potrebbe comportare ulteriori incrementi.

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