Cronaca giudiziaria

"Come si fa un veleno?". Le ricerche sul web del killer di Yana

Dumitru Stratan è a processo per l'omicidio dell'ex fidanzata. Nelle ore precedenti al delitto, mentre si trovava a casa della vittima, avrebbe cercato su internet "come confezionare un veleno"

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Dumitru Stratan, il 35enne moldavo imputato per l'omicidio dell'ex fidanzata Yana Malayko, si era informato su internet su "come confezionare un veleno" poche ore prima dell'aggressione mortale. È uno dei dettagli macabri emersi durante l'udienza di ieri, nel processo a carico dell'uomo davanti alla Corte d'Assise di Mantova. Le accuse sono appesantite dalla premeditazione e altre aggravanti, in più gli viene contestato l'occultamento di cadavere. Il corpo senza vita della 23enne ucraina, uccisa nella notte tra il 19 e il 20 gennaio a Castiglione delle Stiviere, fu ritrovato undici giorno dopo all'interno di un trolley abbandonato vicino a una centrale elettrica alla periferia del capoluogo lombardo.

Le ricerche sul web

Secondo l'accusa, Stratan avrebbe pianificato il delitto nei minimi dettagli. Circostanza che sarebbe suffragata anche dalle ricerche che il 35enne fece sul web servendosi di un tablet ritrovato successivamente in casa della vittima. La prima, in lingua russa, alle 1.35: "Come si fa a confezionare un veleno casalingo con le mani". E poi un'altra: "Come eliminare gli insetti". Elementi che rafforzano l'impianto accusatorio di "un progetto omicidiario" in cui non sono mancate minacce di morte, sopralluoghi nel condomio dove la ragazza abitava e la manomissione di una telecamera di sorveglianza dell'abitazione teatro del truce omicidio.

I video

Sempre nell'udienza di ieri, come riporta Il Giorno, in aula sono stati mostrati i fotogrammi relativi agli spostamenti del 35enne la notte del delitto. I video hanno consentito agli inquirenti, durante le indagini, di ricostruire la dinamica dei fatti. L'occhio elettronico della palazzina riprende Stratan, per la prima volta, alle 23.58 del 19 gennaio. Alle 1.30, Yana rientra in casa dopo aver trascorso la serata assieme al nuovo ragazzo che stava frequentando. Alle 2.12 le telecamere dentro l'appartamento inquadrano il 35enne che gioca con Bulka, il cagnolino usato come esca per assicurarsi l'ultimo incontro con la ex. Intanto la 23enne si sta cambiando in camera da letto.

Alle 2.50 l'ultimo video della ragazza ancora in vita. L'imputato ricompare alle 3.28, mentre cerca di pulirsi il viso e il sangue con la manica del maglione. E infine, per l'ultima volta, alle 4.10, quando esce dal palazzo.

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