Cronaca internazionale

Arrestato il vice ministro, sospeso il sacerdote di Navalny: grandi purghe in Russia

In Russia è stato arrestato il vice ministro della Difesa Timur Ivanov. Il capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill, ha invece sospeso il sacerdote che aveva tenuto una funzione commemorativa sulla tomba di Alexey Navalny

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L'ultima "testa politica" ad esser saltata è stata quella del vice ministro della Difesa, Timur Vadimovich Ivanov, finito in carcere con l'accusa di corruzione. In ambito religioso, invece, il sacerdote Dmitrij Safronov è stato sospeso per tre anni, presumibilmente perché l'uomo, lo scorso marzo, aveva tenuto una cerimonia commemorativa sulla tomba di Alexey Navalny. Epurazioni e sospensioni in corso, in Russia, dove nelle ultime ore è scattata la mannaia delle autorità. A farne le spese, come detto, Ivanov, ombra del potente ministro Sergej Shoigu, e Safronov, congelato dal capo della Chiesa ortodossa russa in persona, l'altrettanto potente patriarca Kirill.

Cosa succede in Russia

Partiamo dal caso Ivanov. Il tribunale distrettuale Basmannyj di Mosca, su richiesta delle autorità investigative, ha deciso "nei confronti del viceministro della difesa della Federazione Russa Timur Vadimovich Ivanov una misura preventiva sotto forma di detenzione per un periodo di due mesi, fino al 23 giugno 2024". Il comunicato è stato diffuso dall'ufficio stampa dello stesso tribunale. Ivanov è accusato di aver ricevuto una tangente insieme a Sergei Borodin, precedentemente arrestato.

L'alto funzionario, si legge nella nota, "essendo in rapporti amichevoli con il vice ministro della Difesa della Federazione Russa Ivanov, che ha supervisionato la costruzione e le importanti riparazioni delle strutture del ministero della Difesa, è entrato in un'associazione a delinquere con terzi, ricevendo una tangente su scala particolarmente ampia sotto forma di fornitura di servizi immobiliari durante lavori di appalto e subappalto per le esigenze del Ministero della Difesa".

Ivanov, 47 anni, responsabile dei progetti infrastrutturali militari della Russia, è stato arrestato martedì sera tardi dai servizi dell'FSB. Il giorno seguente, con addosso la sua uniforme militare, è comparso dietro una gabbia di vetro in un tribunale di Mosca, dove è stato formalmente arrestato e accusato di alta corruzione. Il tribunale lo ha trattenuto in custodia cautelare per due mesi e lo ha rinchiuso nel carcere di massima sicurezza Lefrotov a Mosca. Rischia fino a 15 anni di carcere.

Epurazioni e sospensioni

Sul fronte spirituale, invece, i riflettori sono puntati sul patriarca Kirill. Lo stesso che, secondo quanto riportato dal sito Meduza, ha sospeso il sacerdote Dmitrij Safronov, chierico della chiesa dell'Intercessione della Santa Vergine sulla collina Lyschikova a Mosca. All'uomo è stato vietato di impartire benedizioni, di indossare l'abito e di portare la croce sacerdotale della chiesa fino al 2027, data in cui il suo futuro nel clero sarà rivalutato.

L'ordine del Patriarca non spiega perché abbia sospeso Safronov dalla conduzione dei servizi. Safronov ha presieduto la cerimonia commemorativa 40 giorni dopo la morte di Navalny, osservando un rito religioso di grande importanza nel cristianesimo ortodosso orientale. Anche prima del funerale, Safronov aveva pubblicamente invitato le autorità statali a consegnare il corpo di Navalny alla madre del defunto dissidente, mentre i funzionari esitavano.

L'arresto improvviso di Ivanov, un alleato di Shoigu - incaricato da Vladimir Putin di gestire la guerra in Ucraina - ha scatenato speculazioni su una presunta battaglia all'interno delle élite russe, nonché di una repressione pubblica della corruzione.

La sospensione di Safronov, invece, potrebbe evidenziare una stretta parallela all'interno della Chisa ortodossa russa.

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