Coronavirus

La fuga dal coronavirus: atterrato l'aereo con gli italiani

L'aereo dell'Aeronautica Militare è atterrato a Pratica di Mare. Ora i 56 italiani resteranno in isolamento per 14 giorni

La fuga dal coronavirus: atterrato l'aereo con gli italiani

Il Boing KC 767 dell'Aeronautica Militare con gli italiani rimpatriati da Wuhan è atterrato all'aeroporto militare di Pratica di Mare. A bordo dell'aereo ci sono 56 connazionali, uno in meno del previsto. Si tratta di un ragazzo che è dovuto rimanere in Cina, come da protocollo delle autorità locali, a causa della febbre. Dieci italiani invece hanno deciso di non partire e restare quindi nella città focolaio dell'epidemia da coronavirus.

Il volo è partito in piena notte da Wuhan, con un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale, ed è atterrato pochi minuti dopo le 10 a Pratica di Mare (guarda la gallery). Dopo i controlli, gli italiano verranno trasferiti alla cittadella militare della Cecchignola a Sud di Roma dove trascorreranno un periodo di quattordici giorni di isolamento.

"Atterrato a Pratica di Mare l'aereo militare che ha riportato a casa i nostri connazionali da Wuhan. Ora riceveranno ogni assistenza nelle strutture allestite dalla Difesa per l'emergenza", ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

Subito dopo le operazioni di sbarco, sarà effettuato uno screening sui 56. Sul posto ci sono anche cinque tende a compressione negativa che saranno utilizzate nel caso in cui qualche passeggero dovesse avere i sintomi del coronavirus (guarda la gallery). Se non ci saranno complicazioni, gli italiani di ritorno da Wuhan saranno trasferiti alla cittadella militare a bordo di alcuni mezzi scortati dalle forze dell'ordine.

I nostri 56 connazionali "al momento stanno tutti bene. Ora si stanno sottoponendo a un check iniziale, poi saranno trasferiti alla Cecchignola", ha spiegato Stefano Verrecchia, responsabile dell'Unità di crisi della Farnesina. "Sono stati sotto pressione - ha aggiunto - e sono un po' stanchi dal viaggio ma non appaiono particolarmente provati". Tra gli italiani rientrati da Wuhan, anche sei bambini. Per quanto riguarda il ragazzo italiano rimasto bloccato in Cina, Verrecchia ha spiegato che la sua situazione "non è preoccupante, auspichiamo che non abbia nulla, ma aveva la febbre e la febbre non è un sintomo trascurabile in questo caso. Ora è in ospedale a titolo precauzionale" (guarda il video).

Sul coronavirus "non bisogna creare allarmismi, perché la situazione è sotto controllo. Ci sono solo 21 casi in tutta Europa. Stiamo parlando di numeri residuali", ha rassicurato il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Radio Capital. "L'Italia sta facendo tutto il possibile. Siamo stati gli unici in Europa a chiudere i voli con la Cina, i primi a dichiarare l'emergenza. Il Servizio sanitario nazionale è riconosciuto in tutto il mondo" ha dichiarato il ministro ricordando che all'istituto Spallanzani di Roma i ricercatori hanno isolato il virus.

Nel frattempo, è atterrato poco dopo le 6 di questa mattina all'aeroporto di Fiumicino, proveniente da Taipei, il primo volo della China Airlines (CI75) operato con un Airbus A350 per il rimpatrio dei turisti cinesi.

L'annuncio dell'avvio, a partire da oggi, del ponte aereo da e per la Cina, era stato dato ieri dal Commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrello.

Commenti