Cronache

Caos nel centro per i rimpatri di Macomer: risse e aggressioni agli infermieri

La denuncia degli operatori del centro per i rimpatri di Macomer in Sardegna: tra aggressioni al personale sanitario e risse fra i migranti è a rischio l'incolumità dei lavoratori

Caos nel centro per i rimpatri di Macomer: risse e aggressioni agli infermieri

È stato aperto meno di un mese fa per accogliere i migranti che attendono di far ritorno nel proprio Paese d’origine, ma nel centro di permanenza per il rimpatrio di Macomer, in provincia di Nuoro, la situazione è già esplosiva.

Nella struttura ricavata all’interno dell’ex carcere gli infermieri chiedono più sicurezza e minacciano le dimissioni in blocco. Secondo i dipendenti della multinazionale svizzera Ors, che gestisce il centro, non ci sarebbero più le "condizioni per lavorare" perché "l’incolumità" degli operatori sarebbe messa a rischio continuamente da risse e aggressioni da parte dei migranti.

La denuncia dei lavoratori è apparsa su La Nuova Sardegna, che racconta come all’inizio della settimana, nella notte tra martedì e mercoledì si siano verificati almeno tre episodi di violenza. Uno degli ospiti della struttura si è presentato in infermeria con delle lesioni al volto. Un altro, forse colpito da un oggetto contundente è stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Nuoro per essere medicato alla testa e al collo, mentre alle due del mattino, un operatore è stato costretto a chiudersi in una stanza per sfuggire alla furia di un migrante in preda ad un attacco d’ira.

Ma non è tutto. Nelle settimane precedenti c’è stato un tentato suicidio e diversi casi di autolesionismo. Una situazione insostenibile per gli addetti ai lavori, tanto che, sempre secondo il quotidiano sardo, il medico della struttura starebbe per rinunciare al suo incarico. La richiesta degli infermieri è quella di un presidio fisso delle forze dell’ordine che permetta al personale di svolgere il proprio lavoro in sicurezza.

"Aggressioni contro il personale sanitario, continue minacce, le risse tra i migranti trattenuti in attesa di rimpatrio rappresentano solo gli episodi più gravi di una situazione che necessita di una soluzione urgente", ha denunciato anche il deputato leghista Eugenio Zoffili. "Uno Stato civile non può permettersi di tollerare le violenze gravissime che stanno segnando la quotidianità di chi lavora al Cpr di Macomer", ha aggiunto il parlamentare della Lega che ha segnalato la situazione direttamente al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, chiedendo "un pronto intervento per garantire maggiore sicurezza per il personale sanitario e tutti gli operatori che lavorano nel centro".

Zoffili ha quindi annunciato che come presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione si recherà in visita ufficiale nella città sarda.

Intanto proprio nel centro di Macomer sono stati trasferiti i sei migranti di nazionalità algerina sbarcati martedì scorso sulla spiaggia di Sa Colonia a Domus de Maria, nel cagliaritano, dove verranno trattenuti in attesa del rimpatrio.

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