Coronavirus

Il morto, il vaccino e il lotto ritirato: perché AstraZeneca è nel mirino

Omicidio colposo per una decina di persone per stabilire le cause della morte di un militare di Siracusa il giorno dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Intanto, anche la Norvegia ne ferma la somministrazione

Il morto, il vaccino e il lotto ritirato: perché AstraZeneca è nel mirino

Un fascicolo con l'accusa di omicidio colposo per una decina di persone è stato aperto dalla Procura di Siracusa per la morte di Stefano Paternò, 43 anni, sottufficiale della Marina ad Augusta deceduto nella mattina dell'8 marzo dopo un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose del vaccino AstraZeneca dello stesso lotto di cui oggi l'Aifa ha chiesto il sequestro, ABV2856, ritirato oggi su tutto il territorio italiano.

I fatti

Lo conferma all'Adnkronos la Procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, che coordina l'inchiesata sulla morte dell'uomo. "Immediatamente dopo la somministrazione il nostro congiunto, tornato nella sua casa di Misterbianco, accusava uno stato di malessere generale, caratterizzato da un rialzo febbrile: donde la somministrazione di Tachipirina 1000", hanno scritto i familiari nell'esposto presentato in Procura, la quale dovrà accertare se il decesso può essere correlato ad eventuali criticità sulla corretta conservazione della dose di vaccino.

Nel frattempo, il Ministero della Salute invierà i suoi ispettori per far luce sul caso: sarà visitata l'Asp di Siracusa per verificare i metodi della conservazione delle dosi vaccinali, il reparto medico della base militare della Marina nel quale è stato somministrato e saranno ascoltati i medici del 118 intervenuti lunedì notte nel momento in cui lo sfortunato militare era in predo a febbre alta e convulsioni prima del decesso per arresto cardiocircolatorio. Come si legge su Repubblica, c'è anche la morte sospetta di qualche giorno prima riguardante un poliziotto anche se, per il momento, non c'è alcuna inchiesta in corso. Sarà l'autopsia a stabilire le cause che hanno portato alla morte di Stefano Paternò. Nessun nesso con il vaccino, invece, la morte di un altro militare, Giuseppe Maniscalco di 54 anni, avvenuta a Trapani pochi giorni fa dopo la somministrazione della prima dose di AstraZeneca. Lo ha stabilito l'autopsia che è stata eseguita a Trapani dopo l'apertura di un'inchiesta nei giorno scorsi da parte della Procura di Trapani. In ogni caso, l'Asp di Trapani sta verificando ugualmente se la dose del vaccino utilizzato sia dello stesso lotto sequestrato oggi.

AstraZeneca, il vaccino controverso

Il vaccino italo-inglese non ha pace: dopo la bufera scatenata su alcuni casi di trombosi (qui il nostro pezzo) per cui la Danimarca ha deciso di sospendere le somministrazioni fin quando non ne saranno accertate le cause, nelle ultime ore si è allineata anche la Norvegia fin quando non ci saranno "informazioni per vedere se c'è un legame tra il vaccino e questo caso di trombosi", ha riferito in una conferenza stampa Geir Bukholm, direttore della per la prevenzione e il controllo delle infezioni dell'Istituto norvegese di sanità pubblica. Intanto, a seguito di queste segnalazioni, l'Aifa ha ritirato in via precauzionale le dosi appartenenti al lotto ABV2856 su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, Agenzia del Farmaco Europea. "Al momento - precisa l'Aifa - non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi". Radiocor del Sole24Ore riporta come l'Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, "acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti". I campioni di tale lotto verranno analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità.

"Vaccino sfortunato..."

"Il vaccino AstraZeneca è un pò sfortunato, ma è un ottimo vaccino che sta dando risultati efficaci. Mi auguro che quanto accaduto con alcuni lotti non spiga gli scettici a rifiutarlo perché non sarebbe giusto", ha affermato ad AdnKronos Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria, commentando la decisione dell'Aifa. Questo "dimostra che in Italia c'è un ente regolatorio che agisce proprio dalla parte dell'utente, in questo caso chi sta facendo le vaccinazioni, garantendo la sicurezza. Anche se ancora non c'è correlazione tra il vaccino AstraZeneca e gli eventi avversi. Quanto accaduto dovrebbe convincere gli scettici a credere nelle istituzioni che sono sempre dalla parte dei cittadini. Spero quindi che non si crei pregiudizio su vaccino - conclude - possono esserci dei lotti che creano problemi come è accaduto in passato, soprattutto su numeri così grandi".

Nel frattempo, si muovono anche i grandi capi della politica: il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Ursula Von der Leyen. Come riporta l'Agi, dalla conversazione è emerso che non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

La Presidente Von der Leyen ha comunicato che l’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) ha avviato una ulteriore review accelerata.

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